DAL MONDO DEL VINO E DELLA VITE

A cura di Roberto Rabachino
[rabachino@asa-press.com]


Il vino diventa per l’Abruzzo il prodotto più importante


La vitivinicoltura costituisce per la regione Abruzzo il principale comparto del settore agroalimentare, rappresentando oltre il 20% della produzione lorda vendibile agricola regionale (valore all'origine di circa 300 milioni di euro) e il 6% di quella vinicola nazionale. Attualmente si coltivano 32.725 ettari di vigneto da cui si ottengono mediamente 3 milioni di hl di vino (circa l'80% e' prodotto dalle 35 cantine sociali che operano sul territorio). Emerge dai dati presentanti a Milano, in occasione del debutto di 'Words of wine', dal Consorzio di Tutela dei Vini d'Abruzzo.
Nell'ambito delle tipologie i vini rossi (compresi i rosati) costituiscono circa il 60% della produzione totale mentre i bianchi il restante 40%, in linea con le tendenze nazionali degli ultimi anni. La coltivazione si concentra per la quasi totalita' sulla collina litoranea e in particolare nella provincia di Chieti, dove ricade circa l'80% del territorio vitato, seguono Pescara, Teramo e infine L'Aquila. Le aziende agricole interessate alla coltivazione della vite sono circa 18.000 unita' con una superficie media aziendale di poco superiore ad 1,8 ettari.
Il vitigno Montepulciano e' quello piu' diffuso (quasi 19.000 ettari) e copre oltre il 57% dell'intera superficie vitata regionale. Seguono i Trebbiani (toscano e abruzzese) con circa il 30%, mentre molto piu' distanziati vi sono i vitigni nazionali e internazionali (Sangiovese, Chardonnay, Cabernet Sauvignon) e autoctoni (Pecorino, Passerina). La produzione di vini a Doc/Docg supera ampiamente il milione di ettolitri/anno, pari al 35-37% del totale regionale, con significativi incrementi a partire dalla prima meta' degli anni '90.





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