L'ITALIA DEI SAPORI

A cura di Marina Cioccoloni


SAPORE DI MEDIOEVO A LAVAGNA CON LA TORTA DEI FIESCHI


Una torta di tredici quintali preparata dai maestri pasticceri di Lavagna con una ricetta segreta e che tutti potranno gustare partecipando a un divertente gioco di ricerca dell'"anima gemella" con biglietti azzurri e rosa.

Sarà questa la degna conclusione de “La Torta dei Fieschi”, festa medievale che dal 1949 grazie al gruppo storico dei Sestieri di Lavagna si celebra ogni anno il 14 agosto nella cittadina ligure, per rievocare le fastose nozze tra il conte di Lavagna Opizzo Fiesco e la nobildonna senese Bianca de' Bianchi, celebrate il 14 agosto dell'anno di grazia 1230. La festa viene preceduta il giorno prima, 13 agosto, da un sontuoso banchetto medievale che si tiene sul sagrato della duecentesca Basilica dei Fieschi a San Salvatore di Cogorno per celebrare I'addio al celibato del conte Opizzo in una suggestiva cornice monumentale.

I Fieschi erano una nobile e antica famiglia che nella metà del Duecento diede i natali a due Papi ed è ricordata da Dante nel canto diciannovesimo del Purgatorio. Le due feste storiche sono collegate e rievocano con aspetti diversi lo stesso episodio a metà tra storia e leggenda poiché si racconta che in occasione delle nozze gli sposi vollero donare alla popolazione una gigantesca torta.

Da sessantatre anni Lavagna festeggia la ricorrenza offrendo alla popolazione e agli ospiti un ricco ed intrigante programma di eventi speciali in cui si muovono tamburini e gonfalonieri, cavalieri e dame, armati e nobildonne, musici e sbandieratori con i loro sontuosi costumi e che riportano indietro nel tempo: oltre alla scenografica ricostruzione dell'antica "Torre Fieschi”, non mancano giochi di strada, musiche eseguite dal vivo e danze della meta del XIII secolo, gare d'abilità con I'arco, duelli all'arma bianca, secondo le antiche regole dei trattati di arte militare e giochi di bandiera oltre ad un sontuoso corteo storico con centocinquanta personaggi in costume d'epoca che sfila attraversa le vie antiche del centro storico della cittadina con gli sposi in testa seguiti dai nobili e dalle rappresentanze del feudo con le bandiere e i colori dei sei Sestieri, le antiche suddivisioni della città di Lavagna.

Uno dei momenti principali della festa è l’arrivo del corteo in Piazza Vittorio Veneto dove l’araldo dà lettura del proclama delle nozze e la contessa taglia simbolicamente la Torta, un dolce di tredici quintali confezionato dai maestri pasticceri locali in base a una ricetta segretissima che non deve essere divulgata a nessuno, pena la morte! (così recita la tradizione). La distribuzione del dolce agli spettatori avviene mediante un simpatico e singolare gioco di abbinamenti. Ogni partecipante al gioco acquista alle casse allestite per l’occasione uno o più biglietti: ogni biglietto, stampato su carta azzurra per i maschi e rosa per le femmine, reca un nome medievale di fantasia. Ogni giocatore deve trovare, nella grande folla, l'"anima gemella", cioè il ragazzo o la ragazza che possiede un biglietto identico al suo con la stessa parola, ma di colore diverso. Solo così, presentandosi in due al banco di distribuzione della Torta, si potranno ottenere due fette dello squisito dolce lavagnese.

Si calcola che ogni anno siano circa quindicimila i visitatori che arrivano a Lavagna per assistere alla manifestazione, che negli anni ha acquisito sempre più importanza al punto da aver rappresentato l’Italia al Columbus Day di New York nel 1992. Per chi non riesce a trovare l’anima gemella e ad aggiudicarsi una fetta della mitica torta la festa è comunque un’ottima occasione per visitare questo incantevole angolo di Liguria e per gustare alcuni dei deliziosi piatti tipici della zona.



Tra questi troviamo le farinate e le prelibate focacce ripiene, la più nota delle quali è la focaccia al formaggio di Recco, la cui fama ha travalicato i confini nazionali. Uno dei tipici primi piatti sono le trenette al pesto, i cui ingredienti principali sono i pinoli, il basilico e l’olio della riviera ligure. La ricetta tradizionale contempla la cottura, insieme alla pasta, di fagiolini e patate che vengono poi mischiati al condimento. Tra i secondi, di pesce naturalmente, spicca il Bagnun, una zuppa di pesce a base di acciughe e il brandacujun, a base di patate e stoccafisso. Il tutto annaffiato dai vini delle colline di Levanto.

Per saperne di più: http://www.tortadeifieschi.it/

 


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