L'ITALIA DEI SAPORI

A cura di Marina Cioccoloni


A caccia di streghe nella notte magica di Halloween

No, non è una festa tipica italiana, ma negli ultimi anni si è talmente diffusa anche nel nostro territorio che non è più possibile far finta che non ci sia.

Stiamo parlando di Halloween, la festa di fine ottobre che al motto “dolcetto o scherzetto?”per una notte come una sorte di carnevale fuori stagione anima le vie e le piazze di diverse località con maschere, streghe, falò, zucche illuminate, mostri, pipistrelli e altri animali spaventosi. E’ l’occasione per dare sfogo alla fantasia e trasformare in gioco le paure che magari inconsciamente conserviamo nel più profondo di noi stessi.

La festa nasce dai festeggiamenti celtici di fine estate e la sua storia risale a tempi antichissimi, quando i Celti, terminata la stagione estiva e immagazzinati i raccolti per i mesi invernali festeggiavano il termine della stagione del sole e si preparavano al buio e al lungo freddo inverno. I festeggiamenti si tenevano l’ultimo giorno di ottobre e il passaggio dal mese di ottobre a quello di novembre era considerato il Capodanno. Si credeva che per l’occasione le porte del mondo dei morti si aprissero e gli spiriti degli antenati tornassero dall’aldilà e vagassero sulla terra festeggiando con gli uomini la fine del ciclo produttivo agricolo e l’inizio del successivo. Un giorno al di fuori del tempo e dello spazio in cui tutti diventavano visibili, defunti, esseri benefici o maligni, avi, creature non umane. Per i defunti che venivano a far visita si preparavano dei pani speciali che venivano lasciati sulla tavola insieme ad altro cibo affinché si rifocillassero dopo il lungo viaggio. Venivano spenti i focolari familiari e ci si recava nei boschi dove all’ombra di grandi querce, albero considerato sacro dai Celti, i sacerdoti compivano sacrifici agli dei e accendevano grandi falò propiziatori. Da questi falò si prelevavano i tizzoni ardenti che venivano consegnati ad ogni famiglia affinché con questi venisse riacceso il focolare domestico che avrebbe mantenuto la casa calda e tenuto lontano gli spiriti del male.

Con l’arrivo dei Romani in Inghilterra la festa celtica si fuse con quella della dea Pomona, dea dell’abbondanza che veniva festeggiata proprio nello stesso periodo. Una nuova fusione avvenne con l’avvento del cristianesimo che trasformò la festa romana, che aveva già inglobato le usanze celtiche, nella festa degli spiriti dei santi e dei defunti dividendola in due giornate, una dedicata a tutti i santi e una a tutti i morti. La festa di tutti i santi assunse il nome di All Hallow (Ognissanto) e il 31 ottobre divenne la vigilia, Eve, da cui Hallow Eve, parola poi modificata in Halloween con lo scorrere dei secoli. L’usanza di preparare dei pani speciali rimase, e venivano donati ai poveri che in cambio recitavano preghiere per l’anima dei defunti. Da qui è nata la tradizione di girare di casa in casa travestiti da personaggi spaventosi al grido “dolcetto o scherzetto?”. E le zucche intagliate? L’usanza è nata negli Stati Uniti, dove la festa arrivò al seguito degli emigranti, e narrano di un uomo cattivo rifiutato persino dal diavolo e che ancora vaga disperato nel buio alla ricerca di un posto dove stare illuminando il suo cammino proprio con una zucca intagliata a mo’ di lanterna.

In Romagna nella cittadina di Riolo Terme (Ra), nella notte del 31 ottobre è in programma la Notte di Halloween - Samhain Capodanno celtico che riproporrà i riti, le maschere, il cibo rituale, i fuochi e la cultura della Romagna di un tempo molto antico, quando nella zona era presente la cultura celtica.

Riolo Terme infatti è stata una delle prime città italiane che ha deciso di dedicare una festa all’evento e ogni anno lo ripropone (siamo giunti alla 21a edizione) con un ricco programma di appuntamenti che animeranno tutto il centro storico coinvolgendo i partecipanti, tra rievocazioni storiche e spettacoli, musiche e fuochi pirotecnici. Il tutto dal tramonto fino all’alba.

La festa avrà inizio alle 18, quando il centro e le vie più caratteristiche di Riolo Terme si trasformeranno in un villaggio celtico, tra scene di vita quotidiana, giochi, balli, accensione di fuochi sacri e riti officiati dai druidi. Apriranno le botteghe del mercato dei prodotti della campagna e di altri generi rigorosamente legati al tema celtico e i punti di ristoro dove sarà possibile degustare ricercate pietanze locali tradizionali. Alle ore 20 si darà il via agli spettacoli tra giocolerie di fuoco, suggestive battaglie e sfide di cavalieri d’armi. Cortei di figuranti (mostri, maghi, streghe) coinvolgeranno il pubblico che diventerà parte integrante e attiva della festa.

A partire dalle ore 22 andrà in scena lo scontro finale tra i cavalieri del Bene e le forze del Male, con il rogo conclusivo dell’enorme demone e l’esplosione dalla centrale Rocca del paese di fuochi artificiali che illumineranno il cielo di variopinti colori. E poi ancora balli, canti e festa per tutti fino alle prime luci dell’alba.

Per informazioni: 0546 71044 www.terredifaenza.it


Archivio
[ Leggi le notizie precedenti ]