L'ITALIA DEI SAPORI

A cura di Marina Cioccoloni


Gualdo Tadino e i Giochi delle Porte

E' una delle manifestazioni storiche più famose d'Italia ed ha origini antichissime. I Giochi delle Porte che si svolgono l'ultima domenica di settembre a Gualdo Tadino, una bella cittadina umbra famosa per la produzione di ceramiche artistiche, è una gara molto sentita tra i rioni (Le Porte). Ogni anno la rievocazione richiama un gran numero di spettatori che per tre giorni rivivono il clima medievale e assistono ai diversi momenti della festa: riaprono le antiche cantine per riproporre menù legati alla tradizione e i raffinati costumi dei personaggi che compongono il corteo storico sono uno spettacolo che da solo vale il viaggio.

Anche se la prima notizia certa dei giochi di Gualdo Tadino risale al 1519, quando nel Decreto del 29 agosto il Cardinale Legato Antonio Chiocchi del Monte citava due giostre che in due distinti periodi dell'anno festeggiavano, una in maggio l'apparizione di San Michele Arcangelo sul Monte Gargano e l'altra alla fine di settembre il patrono cittadino, sembra che essi venissero disputati già nel XIII secolo.


Oggi la festa è una sola, alla fine di settembre, e coinvolge le quattro contrade, che hanno il nome delle quattro porte di accesso a Gualdo Tadino: Porta San Benedetto (colore gialloblu), Porta San Donato (colore giallobianco), Porta San Facondino (colore gialloverde) e Porta San Martino (colore giallorosso).

Il programma dei giochi si svolge su tre giorni, dal venerdì alla domenica, rispecchiando un cerimoniale vecchio di secoli e ogni giornata è dedicata ad un tema specifico. Il venerdì è il giorno dedicato agli Sbandieratori e alle taverne: il venerdì pomeriggio dopo l'annuncio di apertura dei giochi i tavernieri delle quattro Porte si scambiano l'omaggio dei prodotti della terra in segno di amicizia e si procede con l'apertura delle taverne, collocate in magnifici edifici storici. Inizia così per Gualdo Tadino il più lungo finesettimana dell'anno, che il giorno dopo, sabato, continua con le prove dei giocolieri e dei balestrieri.

Sempre nella serata del sabato, dopo la consegna delle chiavi della città al Gonfaloniere e il lancio della sfida tra le Porte, è la volta del grandioso corteo storico. Lo compongono circa 1000 personaggi in magnifici costumi d'epoca (XV secolo) che rappresentano tutte le categorie: dame, cavalieri, popolani, priori, tamburini, alfieri, magistrati, sbandieratori, arcieri, soldati, tamburini, balestrieri, tutti insieme sfilano in quello che è stato definito una dei più bei cortei storici d'Italia, lungo le vie e le piazze del centro storico di Gualdo Tadino.

La domenica mattina alle 10.30 ha luogo la pesa dei carretti di gara, il sorteggio degli ordini di gara e la consegna dei nomi dei giocolieri. Effettuate queste incombenze ogni Porta si ritira nel suo rione per riapparire in corteo dopo il pranzo quando, dopo l'esibizione degli sbandieratori, tutti i personaggi sfilano dall'antica Rocca Flea fino all'Arengo Maggiore dove, dopo la benedizione dei giocolieri e dei somari, si dà inizio alla gara vera e propria il cui programma prevede la corsa del somaro con il carretto, il tiro con la fionda e il tiro con l'arco e la corsa con il somaro a pelo di tutte le porte contemporaneamente. Per ogni gara vengono assegnati dei punti che concorrono ad assegnare il Palio alla porta vincitrice.



La corsa con il somaro impegna simultaneamente i quattro fantini che, cavalcando a pelo, devono percorrere un itinerario stabilito cercando ognuno di giungere per primo al traguardo. Ricca di sorprese e colpi di scene, la corsa è la gara più emozionante, per la quale trepidano tutti i "portaioli", che incitano il loro somaro affinché giunga per primo al traguardo, anche perchè è proprio questa gara che con il suo punteggio determina la vittoria finale. Se alla fine dei giochi due porte risultassero in pareggio una ulteriore gara con i somari a pelo decreterà il vincitore.

Ma non è finita qui, al termine delle gare e decretato il vincitore questi avrà il diritto di bruciare la "bastola", cioè la strega antica nemica, in simbolico ricordo di quando, una sera di marzo 1237 su ordine dei Signori di Nocera, una donna di nome Bastula dette fuoco al villaggio di Gualdo distruggendolo quasi completamente. Poi inizieranno i festeggiamenti e per la città sarà festa grande per tutta la notte.

Terra ricca di funghi, tartufi e di asparagi da utilizzare praticamente dappertutto, una delle tipicità di Gualdo Tadino è la torta (crescia) al testo da riempire con braciole, salsicce, erba o prosciutto ed insaccati nostrani. Sughi a base di cinghiale e cacciagione, insalate di farro, zuppe di legumi, pappardelle alla lepre e pasta col sugo d’oca sono altri piatti caratteristici. Una peculiarità pressoché unica di Gualdo Tadino è “il latte d’asina” da bere e da utilizzare per la preparazione di dolciumi, formaggi, biscotti ed altro.
Per ulteriori informazioni: www.giochideleporte.it


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