IL FALSO ITALIANO

A cura di Roberto Rabachino


L’invasione dei prodotti non controllati arriva via mare

Se nel Porto di Salerno, la patria dell'oro rosso, sono sbarcati pomodori secchi provenienti dall'Egitto e dalla Turchia pronti a diventare Made in Italy a Ravenna è arrivato il grano dall'Ucraina di Chernobyl, da impastare forse come pane nostrano mentre funghi cinesi sono stati sdoganati ad Ancona per finire probabilmente sulle pizze italiane insieme ad olive greche dirette ad Ascoli, nota per le famose olive all'ascolana .

Sono questi alcuni sconcertanti esempi di prodotti alimentari in arrivo con le navi.
Una situazione allarmante che conferma una vera invasione di alimenti destinati ad essere spacciati come italiani per la mancanza dell'obbligo di indicare in etichetta l'origine di tutti i prodotti alimentari.

Non mancano scoperte che lasciano sbigottiti come l'arrivo di arance argentine e di pesche rispettivamente nel porto di Palermo ed in quello di Ravenna che sono le province di maggiore produzione dei due gustosi frutti o anche i limoni argentini a Salerno, a due passi dalla costiera amalfitana dove si trovano i caratteristici limoneti.


Roberto Rabachino
Presidente ASA

presidente@asa-press.com


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