IL FALSO ITALIANO

A cura di Roberto Rabachino


Prodotti clonati “serviti a tavola” senza indicazione

Non sono previsti requisiti specifici di etichettatura per gli alimenti, come latte, formaggi e carne, prodotti da animali clonati e dalla loro progenie che dovessero essere autorizzati.
La maggioranza assoluta dei cittadini europei ed italiani - secondo l'ultima indagine di Eurobarometro - bocciano la possibilità che latte, formaggi e carne provenienti da animali clonati arrivino sulle tavole per motivi ambientali, etici, sanitari ed economici, avendo peraltro ben chiaro il significato della nuova tecnica. Il 79 per cento degli italiani conosce infatti in cosa consiste la tecnica della clonazione animale, ma ritiene che siano chiari gli effetti di lungo periodo sulla natura (81 per cento), che potrebbe compromettere la biodiversità (63 per cento), che causi sofferenza agli animali (52 per cento) e che sia moralmente sbagliata (69 per cento). Il 64 per cento ritiene pertanto che la clonazione a fini alimentari non sarebbe mai giustificabile con la maggioranza dei cittadini che non comprerebbe mai latte o carne da animali clonati e per questo il 78 per cento ha dichiarato che un sistema di etichettatura dovrebbe essere reso obbligatorio qualora fossero venduti prodotti derivati dalla progenie di animali clonati.


Roberto Rabachino
Presidente ASA

presidente@asa-press.com


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