IL BENESSERE A TAVOLA

A cura di Gudrun Dalla Via
[dallavia@asa-press.com]


DIETA A PRIMAVERA

In primavera sentiamo maggiormente la voglia di essere in linea, e anche di liberarci delle tossine e scorie accumulate durante l’inverno. La natura mette a nostra disposizione un grande numero di alimenti e di erbe utili proprio allo scopo. Le diete drastiche non sono indispensabili, anzi!
Ecco tanti modi facili e divertenti per fare il “tagliando di primavera”, con abbondanti spazi per la gola e per la fantasia.

Primavera: cambia il ritmo
Pare proprio che la stagione voglia darci una mano per rimetterci in sesto. Gli stimoli che ci pervengono sono sottili ma molteplici. Basta farci caso, osservare ed ascoltare la natura e le nostre reazioni alle modifiche che avvengono, dentro e fuori di noi.

Aprile, dolce dormire?
Secondo la credenza popolare, si avverte proprio una sorta di stanchezza primaverile. Ma come, proprio ora che la natura si risveglia, che le giornate si fanno sempre più lunghe e le notti più corte? Persino gli animali che si ibernano e fanno un lunghissimo sonno invernale con pochi risvegli, in questa stagione sprizzano vitalità e vivacità da tutti i pori …!
Già, la spiegazione potrebbe essere proprio questa.

Non solo gli animali ma anche gli esseri umani legati ai ritmi della natura attraverso un’attività come la coltivazione della terra seguono i ritmi delle stagioni. Così, in inverno si dorme di più, e le attività sono meno intense, mentre in primavera urge preparare la terra, seminare e così via.
La vita in città invece ha sconvolto questi ritmi arcaici. In inverno, anziché rallentare i nostri ritmi, addirittura li acceleriamo: ci sono tutti gli incontri conviviali prima di Natale e della fine dell’anno, poi c’è carnevale. Per non parlare dei programmi teatrali, di concerti e altri tipi di spettacolo: iniziano solitamente in ottobre o novembre e si esauriscono in primavera. Gli spettacoli estivi sono di tipo diverso e comunque assai rarefatti, sia come numero che come impegno intellettuale.
Se facciamo violenza al naturale bisogno dell’organismo di rallentare le sue attività e anzi lo spingiamo a lavorare sempre a pieno ritmo e anche di più – c’è da stupirsi se alla fine dell’inverno ci troviamo con il fiato corto, le batterie scariche, stanchezza accumulata? Il nostro corpo ci segnala il suo bisogno di ricupero, con un sano e spontaneo senso di sonnolenza!
Fortunatamente, le nostre possibilità di ricupero sono notevoli. Spesso basta andare a letto presto per alcune sere di seguito e fare uno o più fine settimana con ritmo rilassato per rimettersi in forma smagliante.
Il premio non si fa attendere: ci servirà poi un numero di ore di sonno relativamente ridotto, adeguandoci al resto della natura. Saluteremo con gioia il canto degli uccellini, di primo mattino anziché sentircene infastiditi. L’aria frizzante della primavera ci tonifica, la luce brillante costituisce una sfida e uno stimolo.

Aria di primavera
Croce e delizia! Croce per chi soffre di allergia ai pollini, ma delizia per la maggior parte di noi. Ora, l’aria è davvero molto diversa, rispetto a poco tempo fa. Quando ispiriamo, le narici non si contraggono più, a causa del freddo pungente, ma si aprono all’aria tiepida e profumata. Profumata di terra, di erba, di germogli, dei primi fiori. Sì, anche nelle metropoli si avverte, perché tanti alberi nei viali e nei giardini pubblici sono proprio a fioritura precoce.
E’ proprio un invito per respirare a pieni polmoni. Negli alveoli polmonari e nei bronchi si è accumulata la polvere, lo smog di tutto il periodo invernale. E’ ora di far pulizia, andando il più spesso possibile all’aria aperta e facendo qualche facile esercizio di respirazione.
Dovremmo cominciare sempre con delle profonde espirazioni ripetute, per liberare lo spazio all’entrata dell’aria fresca e pulita. L’ideale è fare questo all’aperto: in un giardino, un parco, in campagna, in montagna o al mare. Ma anche davanti alla finestra aperta va bene.

Muoversi!
Vogliamo dare un’altra occhiata a quanto succede in primavera, da milioni di anni? Sicuramente si tratta di un sistema ormai ben collaudato.
Ebbene, è tutto un movimento!
Gli uccelli si affrettano a preparare un nuovo nido per deporre le uova, e così fanno praticamente tutti gli animali. Le piante si sono rigonfiate di linfa nuova che scorre abbondante e veloce; gemme e foglie nuove spuntano praticamente a vista d’occhio.
E da noi, dentro di noi? Se notiamo nuovi entusiasmi, fresche voglie di fare, è davvero un ottimo segno. Altrimenti … è ora di iscriversi subito ad una palestra, meglio se guidati da un insegnante e inseriti in un gruppo.
Inoltre, possiamo inserire piccoli accorgimenti nella nostra routine quotidiana: prendere le scale al posto dell’ascensore, fare qualche commissione a piedi, parcheggiare l’auto ad una piccola distanza dalla metà, scendere dai mezzi di trasporto una o due fermate prima. Richiede maggiore dispendio di tempo? Non necessariamente, almeno non nel bilancio totale, perché avremo tanta, ma veramente tanta energia in più da spendere.

In primavera, i gusti cambiano
Può sembrare strano, ma i nostri gusti non sono uguali tutto l’anno.
In inverno tendiamo a mangiare dei piatti più “conditi”, cioè con una maggiore quantità di grassi. In effetti, sono i lipidi che a parità di peso liberano il doppio delle calorie, rispetto agli altri alimenti, quindi ci permettono di difenderci dal freddo. (Se però viviamo costantemente in ambienti temperati e seguiamo ugualmente l’istinto atavico, allora questi lipidi finiscono facilmente in scorte, cioè in cuscinetti adiposi …)
Un’altra predilezione tipica dei mesi freddi: i carboidrati, cioè pasta, riso, pane e simili, soprattutto i dolci. Anche questo desiderio corrisponde ad un saggio disegno della natura: in passato dovevamo faticare molto di più in inverno per procurarci un ambiente confortevole (per esempio spaccando la legna) o per assicurarci il cibo quotidiano.
Nella stagione fredda poi, si ricorreva alle scorte di cereali e semi oleosi, tuberi e a quelle pochissime verdure resistenti al gelo.
In primavera invece, la natura offre vegetali particolari, dal gusto unico, tipico, quasi sempre piccante o leggermente amaro, dimostrando nuovamente la sua profonda saggezza: in queste piante troviamo le sostanze che stimolano l’organismo, a tutti i livelli, e che disintossicano il fegato, i reni, l’intestino. E come d’incanto, anche i nostri gusti cambiano: ai primi tepori avvertiamo una grande attrazione proprio verso questi sapori nuovi, freschi, stuzzicanti.

Che cosa c’è di stagione?
Come comporre dei menù che siano veramente in armonia con la stagione? Ecco alcuni consigli.
Intanto, nel fare la spesa, avremo un occhio attento a quanto matura spontaneamente ora, vicino alla zona dove viviamo. Se abbiamo l’abitudine a mettere nel carrello della spesa sempre le stesse cose, oppure seguendo le identiche abitudini alimentari per tutto l’anno, ecco che il seguente elenco può essere di aiuto.
Frutta di stagione: arance (ma siamo verso la fine; possono ormai essere asciutte)
Fragole (le prime, di coltivazione, ma spesso ancora di serra; annusatele e comperatele solo se sono davvero profumate)
Kiwi (il loro apporto di vitamina C è sempre importante, ma siamo alla fine della loro stagione)
Limoni: in questo momento danno il meglio del loro profumo. Fatene bevande e condimenti secondo l’ispirazione.
Nespole: il loro momento di gloria è ora, e solo ora. Approfittatene.

Insalate e ortaggi di stagione:
Aglio: un vero portento, da usare soprattutto in primavera, per ripulire intestino, arterie e vie respiratorie. Soprattutto crudo è molto efficace. (Basta un trito fresco di prezzemolo per garantire l’alito fresco e profumato!)

Asparagi: hanno azione diuretica, quindi aiutano a sgonfiare; la ricchezza in sali minerali, soprattutto di potassio ci dà tono, e gli antiossidanti come vitamina C e betacarotene, contenuti in quantità generose, sono quel che serve per smaltire le ultime tracce della stanchezza di primavera. Riboflavina e acido folico (vitamine del gruppo B) sono pure presenti in quantità interessanti. Importanti per chi vive in ambienti inquinati, per chi soffre di astenia, per chi è in convalescenza o anemico, per chi vuole fare una cura depurativa e stimolare il fegato, per chi si sente appesantito o gonfio. Utili contro artrite e reumatismi, tranne casi acuti. Eventualmente limitare in caso di cistite, prostatite o disturbi alle vie urinarie, gotta. (L'odore pungente delle urine, dovuto alla presenza dell'aminoacido asparagina, è invece passeggero e innocuo.)
Da usare crudi o cotti, in insalate, altre verdure purché croccanti, con riso e altri cereali (il risotto agli asparagi è un classico, ma la pasta non è da meno), con le uova sode ma ancora un po' morbide. Evitare le maionese e le salse molto grasse: prevaricano il sapore delicato degli asparagi e ... cancellano il loro aspetto dietetico

Barba di frate: diuretica, rimineralizzante, con buon apporto di fibre per riattivare l’intestino.

Catalogna: in questa stagione è più ricca di sostanze amare, amiche del fegato, rispetto ai mesi invernali. Ottima da sola o in un misto con altre verdure; l’aglio le conferisce un sapore particolarmente gradevole.

Cavolfiori: siamo verso fine stagione, ma quelli verdi o viola possono essere ancora molto interessanti.

Cavolo cappuccio: una specie di sempre verde nella nostra mensa, ricco di sostanze disintossicanti. Da usare in insalate, minestre, stufati.

Cavolo cinese: di fatto è più un insalata resistente al freddo, ma ancora molto valida in questa stagione.

Cicoria: la regina della stagione, conferisce colore alle insalate miste. Il color rosso ci segnala la presenza del ferro biodisponibile. Anche cotta conserva delle interessanti proprietà.

Cipolle: piena stagione! Sono diuretiche, disintossicanti, demineralizzanti, da usare cotte e crude in tanti, tantissimi modi. Se qualcuno le trova indigeste … basta solitamente modificare le modalità di preparazione o di cottura.

Fave: che buone, le fave fresche e tenere, crude, tagliate nell’insalata mista o mangiate come antipasto, anche da sole! Un grande apporto di oligoelementi disintossicanti.

Finocchi: aiutano sempre la digestione. Siamo verso fine stagione, ma ancora se ne trovano di teneri, “maschi”, da mangiare in insalata.

Piselli: i primissimi piselli sarebbero da gustare crudi, in insalata, da soli o con altre verdure! Grande apporto proteico e di minerali.

Ravanelli: l’ingrediente primaverile di eccellenza! Il loro sapore piccante stuzzica l’appetito e gratifica il palato. Danno la spinta giusta al fegato, sono depurativi. Da usare interi, a fette, grattugiati; in tutte le occasioni.

Rucola: l’insalata primaverile per antonomasia. Da sola, con altre insalate, sulla pasta, sulla pizza, in salse e sughi – gli usi sono tanti perché il sapore delicato e pizzicante è insostituibile.

Sedano rapa: sta dando gli ultimi contributi alla mensa, come ginseng europeo, stimolante e tonificante, disintossicante, demineralizzante. Si presta a preparazioni gastronomiche sorprendenti.

Spinaci: presenti quasi tutto l’anno, sono già abbastanza interessanti in aprile.

Taccole: i piselli “mangiatutto” tenerissimi danno un apporto proteico, di fibre, di vitamine e di sali minerali encomiabile.

Tarassaco: il grande asso nella manica della primavera, per depurare fegato e cistifellea. Possiamo trovarlo da alcuni fruttivendoli e nei mercati rionali, ma spesso conviene cercarlo nei campi. Sono preziosissime tutte le sue parti, foglie e radici. Persino i gambi dei fiori, sgranocchiati crudi, stimolano la secrezione di bile e la disintossicazione.

Come comporre i menù?
Alcune regole di base vi saranno di aiuto.
Insalate fresche e crude: SEMPRE, E ALL’INIZIO DI OGNI PASTO. Questa è la regola più importante che vi metterà al sicuro.
Usate i germogli per decorare le vostre insalate miste e renderle croccanti e particolarmente disintossicanti.
Cereali: meglio integrali e di coltivazione biologica o biodinamica. Cercate di variare, alternando pasta, riso, orzo, avena, miglio, mais, segale. Come condimento, usate verdure di stagione, e pochissimi grassi.
Fonti proteiche: anche nel regno vegetale vi è una vasta scelta, fra leguminose (fagioli, piselli, fave, lenticchie, ceci, soia, ecc.) e semi oleosi (noci, nocciole, mandorle, semi di girasole ecc.); meglio variare
Frutta: meglio quella di stagione. Tuttavia, in un mondo diventato “piccolo”, anche i frutti tropicali come kiwi, mango, papaia, ananas e altri fanno ormai parte del nostro menù e possono darci un apporto di enzimi e di vitamine quando ancora non c’è molta frutta matura disponibile, proveniente dal nostro emisfero. Fate almeno un pasto al giorno a base di frutta, per esempio la prima colazione, oppure uno spuntino.

Le tisane primaverili
In primavera più che in ogni altra stagione è importante bere molti liquidi. L’acqua è fondamentale, ma le tisane vengono subito dopo.
Per essere sicuri di consumarle davvero, potreste mettere la tisana appena preparata in una brocca termica e tenere questa a portata di mano. Così distribuite l’effetto benefico durante tutta la giornata.
In ogni erboristeria e anche in molte farmacie propongono delle miscele di erbe per tisane disintossicanti.

Se preferite usare una pianta per volta, ecco alcune idee:
Salsapariglia (Smilax medica): diuretica, elimina urea e acido urico, depurativa
Pau d'Arco (Tabebuja taeeho): molto ricca di antiossidanti
Damiana (Turnera aphrodisiaca): rigenera e tonifica i tessuti
Gotu-Kola (Hydrocotyle asiatica minor): chiamata "vitamina della giovinezza" dai ricercatori francesi.
Rosa canina: ricchissima di vitamina C e di altre vitamine, sali minerali e flavonoidi. Utile per mantenere elastici i capillari e favorire la formazione del collagene.
Betulla (Betula alba): depurativa, drenante, antisettica e balsamica
Ortica ( Urtica dioica): stimola la diuresi e la depurazione e rigenera i tessuti
Tè di Giava (Ortosiphon stamineus): diuretico e antiossidante, depurativo

Un infuso è facile da preparare: Far bollire dell’acqua, spegnere la fiamma, versare la parte di pianta, lasciare in infusione per 2-3 minuti, filtrare.
Le bustine sono comode ma possono non conservare nel modo migliore tutte le proprietà della pianta.

(articolo pubblicato su Vita & Salute 2005 – foto eb)


Vai all'indice di Il Benessere a Tavola