IL BENESSERE A TAVOLA

A cura di Gudrun Dalla Via
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A TAVOLA NON SI INVECCHIA!

Che cosa c’è di vero nell’adagio popolare che a tavola non si invecchia? Certamente che la percezione del tempo cambia quando si stanno gustando cose buone in piacevole compagnia, e che è tempo ben speso. Il cibo e le bevande possono però anche aiutarci a mantenerci giovani e in forma smagliante, a patto che …

La giusta misura
Le nostre esigenze alimentari mutano con l’età e secondo lo stile di vita. Nelle diete si dà spesso importanza eccessiva alla quantità, più che alla qualità o “densità nutrizionale”, come dicono gli esperti. D’altra parte però, sperimenti su vari tipi di animali hanno evidenziato che il vitto parco allunga la vita e mantiene giovani più a lungo. Quindi una buona regola di base, almeno per la vita di tutti i giorni – feste e occasioni particolari escluse! – è “fermarsi quando si è sazi; semmai un po’ prima”. Per avvertire il segnale di sazietà è però indispensabile mangiare lentamente e con attenzione. Il primo “ruttino” o rigurgito d’aria, è un segno inequivocabile che abbiamo mangiato a sufficienza.

Il “bucato” dentro
L’alimento più importante, addirittura l’unico veramente indispensabile è … l’acqua. Non apporta calorie né sostanze nutritive degne di nota, eppure in sua assenza non riusciamo ad utilizzare nessun altro nutriente. Possiamo sopravvivere a lungo, anche oltre un mese, senza cibo, ma solo per pochi giorni senza acqua.
La sua funzione per mantenere giovani ed efficienti è fondamentale. Un corpo giovane è ben idratato, uno anziano invece è vistosamente disidratato – anche la pelle lo evidenzia! Facciamo dunque regolarmente il pieno d’acqua: intorno a due litri al giorno, ma secondo la stagione e l’attività anche di più. La temperatura è questione di gusti; meglio però evitare gli estremi (ghiacciato o bollente). Preferire acqua ferma, non gassata, e senza aggiunte di zucchero o simili. Semaforo verde invece per il tè verde e le tisane.

L’ossigeno: amico-nemico
L’ossigeno è indispensabile per la vita. Eppure certi processi ossidativi accelerano l’invecchiamento dei tessuti e degli organi. La soluzione: assumere con il cibo (e le bevande, per esempio il tè verde) una quantità di antiossidanti sufficiente per controbilanciare l’azione dei famigerati radicali liberi.
Un modo per assicurarsi antiossidanti in abbondanza: scegliere colorato.
Sì, i pigmenti naturali presenti nella frutta e verdura fresca e cruda sono indice di un buon contenuto di antiossidanti! (Alcuni pigmenti svolgono direttamente funzione di antiossidante; altri segnalano comunque la loro presenza, come per esempio di vitamine, sali minerali, oligoelementi, polifenoli.)
Il consiglio dell’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, di consumare almeno 5-6 porzioni di frutta e verdura fresca al giorno è quindi da prendere sul serio; in questo caso, meglio di più che di meno, come quantità, osservando però per quanto possibile la stagionalità dei vegetali per ottenerne l’apporto nutrizionale ottimale.

Ormoni, quelli “giusti”
Abbiamo ancora in mente la carne dei vitelli (e non solo loro) gonfiati con gli ormoni, anche se la legge ora impone controlli più severi. Ma “ormone” non è sempre sinonimo di rischio.
Gli ormoni sono sostanze coinvolte in praticamente tutti i processi vitali, non solo quelli di tipo riproduttivo e sessuale. Il nostro organismo produce gli ormoni che gli servono a partire dagli alimenti, a patto che le materie prime necessarie siano presenti. Un grande aiuto ci viene dalle piante ricche di fitormoni (appunto ormoni vegetali); ne basta una quantità relativamente piccola per mettere in moto una corretta produzione, nel nostro organismo, di ormoni umani. Piante particolarmente ricche di fitormoni sono tutte le leguminose come fagioli, lenticchie, piselli, ceci e soprattutto la soia, in particolar modo se consumati sotto forma di germogli; le piante aromatiche come salvia, prezzemolo, anice, aglio; verdure come finocchio, carota e zucca. Un loro regolare consumo è garanzia di lunga giovinezza.

Grassi: pochi ma di qualità
Bastano poche regole semplici:
ridurre il consumo di grassi animali
evitare il consumo (anche indiretto, in cibi pronti o da forno) di grassi idrogenati
consumare regolarmente grassi di altissima qualità e soprattutto da fonte “diretta”, cioè non estratti e conservati.
Mandorle, noci, nocciole, semi di girasole, semi di lino ecc. ma anche il pesce azzurro forniscono il tipo di lipidi che serve alle guaine protettive delle nostre cellule per mantenersi elastiche e robuste, una premessa fondamentale per una lunga giovinezza.

Le fibre “spazzacamino”
Il vitto moderno è troppo povero di fibre. Ne risentono l’intestino, le arterie, anzi, tutto l’organismo perché le scorie non vengono prontamente eliminate e si accumulano tossine, colesterolo, trigliceridi. La soluzione consiste nel consumare sia molta frutta e verdura cruda, ma anche semi oleosi, leguminose e cereali integrali; solo l’insieme di fibre idrosolubili e non-idrosolubili è in grado di tenerci in perfetta forma.
(Quando si consumano cereali integrali, sotto forma di pane, pasta, riso e altro, è particolarmente importante che provengano da coltivazione biologica perché nella parte esterna tendono ad accumularsi i residui di pesticidi e altri trattamenti delle coltivazioni convenzionali.)

Mangiare fuori casa
Chi sta tutto il giorno lontano da casa deve trovare il modo di saziarsi mangiando un pasto il più sano possibile.
In mensa e al ristorante: iniziare con un’insalata o un abbondante piatto di verdura cruda, oppure … mangiare per prima la frutta fresca. In questo modo si farà l’uso migliore di vitamine e enzimi anti-età e si digerisce meglio tutto il pasto.
Al bar: scegliere i posti dove preparano spremute e centrifugati freschi al momento e preparano toast con solo formaggio (la combinazione formaggio-prosciutto è proprio un mattone!) oppure focacce alle verdure.
Tavola calda: preferire il monopiatto (o pasta, riso ecc. oppure pesce, pollo o simile, accompagnato da verdure) sempre preceduto da un’insalatona.
Tavola fredda: è facile trovarvi macedonie fresche o grandi varietà di insalate.
Da portarsi da casa: frutta fresca di stagione, eventualmente yogurt o müsli. Semi oleosi come mandorle e nocciole, eventualmente misti a frutta secca come uvetta. Müsli in barretta.


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