AGRICOLTURA E DINTORNI

A cura di Luisa Doldi ed Emanuela Stìfano [agricoltura@asa-press.com]


Finanziare senza banche!

Vi ricordate il microcredito? Quel sistema di piccoli prestiti destinati ad imprenditori troppo poveri per ottenere credito dai circuiti bancari tradizionali? Fu Muhammad Yunus – economista e banchiere bengalese - che ne ebbe l’idea e sempre lui fu anche fondatore della Grameen Bank, la banca dei poveri. Sembra un ossimoro, ma la Grameen Bank veramente concedeva - e concede tutt’ora - microprestiti alle popolazioni povere locali del Bangladesh SENZA richiedere garanzie e assicurando così il loro accesso al credito. Ma non tutte le banche funzionano cosi! Lo sappiamo bene e ancor più lo sa chi ha una piccola azienda e vuole o deve fare investimenti: garanzie a non finire e tassi non sempre accettabili soffocano gli entusiasmi sul nascere. E allora ben vengano tutte quelle idee e iniziative che permettono il finanziamento di progetti, anche se piccoli, permettendo di aggirare il circuito degli istituti di credito.
E cosi Gabriella, titolare della azienda agricola Bioagrisalute in provincia di Potenza, si è inventata un suo sistema. Tramite l’emissione di buoni da 300€ l’uno - quelli che lei chiama “Buoni di solidarietà” - vuole pagare i debiti contratti per la realizzazione del laboratori di trasformazione dei prodotti agricoli da poco aperto in azienda. Un totale di 600.000 €… il conto è presto fatto: duemila ticket da 300€ e - dice Gabriella – se la partecipazione dei nostri clienti - tra G.A.S., gruppi famigliari e persone singole - è buona,il debito è restituito! I buoni sono spendibili in fattoria senza limiti di tempo e permettono di usufruire di qualunque delle attività, servizi e prodotti che Bioagrisalute offre: dall’agriturismo, al pernottamento, all’acquisto dei prodotti alle attività didattiche. Insomma un sistema per cui tutte le parti interessate raccolgono i propri frutti in maniera equa. Per Gabriella non è ancora arrivato il momento della raccolta dei frutti: l’iniziativa non ha portato ancora il successo che si sperava, forse perché non è stata pubblicizzata abbastanza. Ma, Gabriella, non demordere! Siamo convinti che la tua idea sia valida! Al pioniere spetta l’onere di aprire nuove vie, e questo può esser faticoso assai!

Ma che l’idea sia buona lo testimoniano anche alcune esperienze che abbiamo raccolto qua e la, sbirciando “in casa d’altri”. Alle porte di Vienna esiste una azienda agricola che ha dato il via ad un progetto simile a quello di Gabriella. Il Biohof Adamah - 90 ettari tutti a verdure in regime biologico - ha finanziato con un sistema analogo la costruzione di un impianto fotovoltaico di 42kWp, entrato in funzione nel maggio 2011 e - visto il successo di questa azione - riproporrà anche quest’anno lo stesso tipo di iniziativa per la costruzione di un ulteriore impianto di 33 kWp. Costo totale: 80.000€. Come funziona esattamente il sistema di Adamah? Per 100€ il cliente riceve dieci buoni da 15€ l’uno (i “buoni del sole”, li chiamano qui), spendibili in azienda senza limiti di tempo. Con questi buoni è possibile acquistare i prodotti della azienda – essenzialmente verdura e frutta, ma in parte anche latticini e pane – in qualunque punto vendita in cui l’azienda sia presente - sui mercati settimanali, direttamente in fattoria o tramite il sistema della cassettina biologica che viene consegnata direttamente a casa. Dunque, facendo due conti, paghi 100 e ricevi 150: una rendita (teorica) dell’8,14%! La risposta dei clienti? Ottima, visto che non solo è stato finanziato l’impianto fotovoltaico, ma anche una auto elettrica con relativa colonnina di carica.
Riflettete bene: per l’azienda un sistema simile, una volta raggiunta la massa critica, porta veramente tanti vantaggi, non solo quello di raggirare gli istituti di credito. Ed anche il consumatore riceve la sua parte. Niente vinti, solo vincitori: ecco la forza di questo sistema!

di Maria Luisa Doldi

Informazioni:
Bioagrisalute: www.bioagrisalute.it
Biohof Adamah: www.adamah.at


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