AZIENDE E PRODOTTI
Allerta: nuovo avvistamento di pesce palla maculato in Calabria. La specie è tossica se consumata

Il pesce palla maculato non va consumato: le tossine non si disattivano nemmeno con la cottura

Lo scorso 15 aprile è stato avvistato un esemplare di pesce palla maculato. Si chiama Lagocephalus sceleratus, ed è stato catturato nelle acque del comune di Briatico in Calabria. Questa specie non dovrebbe essere presente nelle nostre acque trattandosi di una specie altamente tossica, la cui tossina non viene “neutralizzata” dalla cottura. Come già spiegato da Il Fatto Alimentare, la questione non riguarda le pescherie visto che la vendita  di tutti i pesci palla è vietata (D.Lgs. 531/1992) e dove ci sono comunque i controlli dei veterinari.

Il rischio è che  il pesce venga catturato da persone che non conoscono il problema  e consumato in modo inconsapevole provocando intossicazioni alimentari gravi che possono rivelarsi fatali. Per questo l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha promosso una campagna di informazione, invitando a segnalare  l’avvistamento del pesce palla maculato.

Questa specie è arrivata nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez  nel 2003. Nel primo periodo ha causato intossicazioni in Grecia, Tirchia, Libano, Israele, Egitto e nell’isola di Cipro. Nel gennaio 2016 è stato avvistato in Sicilia e quindi in Calabria. Le specie di pesce palla presenti nei mari italiani sono tre e tutte contengono tossine pericolose, anche se solo quelle del pesce maculato possono causare la morte. L’invito dell’ISPRA ai pescatori è quello di separare le specie e inviare le proprie segnalazioni all’indirizzo: pescepalla@isprambiente.it (www.ilfattoalimentare.it)



ASA Press / Le notizie di oggi