AZIENDE E PRODOTTI

Olio: Unaprol chiede revisione etichette in mercato Ue

Attualmente sono 4 le classificazioni in uso per extravergine

Nella peggiore campagna olivicola degli ultimi 20 anni, con una produzione nazionale di olio ferma ad appena 200mila tonnellate rispetto alla media di 500mila tonnellate l'anno, ''va rivista la classificazione degli oli extravergine a livello europeo''. E' quanto auspicato da Pietro Sandali, direttore generale Unaprol oggi a Roma, in occasione del corso di aggiornamento professionale dei giornalisti organizzato presso il comando Carabinieri Politiche Agricole (Nac). Attualmente, ha precisato il direttore Unaprol, sono solo 4 le dizioni ammesse in etichetta per l'extravergine commercializzato da Lisbona a Bucarest: olio extravergine 100% Italia; olio miscela di oli comunitari; olio miscela di oli extra-Ue; miscela di oli Ue e extra-Ue, il mix dei mix. Questo nel mercato dell'Unione europea, fuori è il Farwest''. Dopo la crisi di produzione legata all'andamento climatico e l'emergenza Xylella, ''il comparto italiano dell'olio merita una svolta, in linea con la prescrizione di 'etichette chiare e leggibili' prescritte dalla Legge Mongiello'' ha concluso Sandali nel ricordare che, con un valore alla pianta di olive pari a 1,4 miliardi di euro, il fatturato del settore raggiunge i 3 miliardi di euro.(ANSA).


 


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