SALUTE E BENESSERE

Scuola: menu a km zero nelle mense
E’ novita' 2010. Sono 1,5 milioni i bambini che vi pranzeranno ogni giorno

Con l’inizio del nuovo anno scolastico arriva nelle mense delle scuole il menu a chilometri zero con l'elaborazione di piatti secondo i principi di un'alimentazione equilibrata, ma “anche considerando la varieta' e la stagionalita' dei cibi, utilizzando anche proposte di alimenti tipici della regione di residenza, per insegnare ai bambini il mantenimento delle tradizioni”. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che l’importante novità contenuta nelle linee guida per la ristorazione scolastica fissate dal Ministero della Salute contribuisce ad arricchire e qualificare l’offerta delle mense ma anche per favorire la conoscenza e l’integrazione nei propri territori di residenza delle nuove generazioni di vecchi e nuovi italiani.  Niente ciliegie o pesche a Natale, dunque, ma dolci arance in Sicilia, mele nel Veneto o carote del fucino nel Lazio ed anche altre specialità offerte dai diversi territori a seconda delle stagioni.
Si tratta di una novità importante per il milione e mezzo di bambini che ogni giorno pranzano nelle mense e che risponde peraltro alle preoccupazioni sulla ristorazione scolastiche che secondo un sondaggio condotto dal sito www.coldiretti.it  non soddisfa tre italiani su quattro (77 per cento) perche ritengono nel 64 per cento dei casi che debba essere migliorata con prodotti locali genuini e biologici, mentre è troppo costosa  per l’8 per cento e offre un menu poco variato per il 5 per cento.
Con l’importante innovazione sarà possibile qualificare e variare il menu grazie - sottolinea la Coldiretti - ai 4511 prodotti agroalimentari tradizionali, ottenuti secondo regole tradizionali antiche tramandate nel tempo e censiti dalle regioni. A prevalere tra questi prodotti del territorio sono - sottolinea la Coldiretti - i 1.362 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1.263 verdure fresche e lavorate, 748 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 461 formaggi, 154 bevande tra analcoliche, liquori e distillati e 150 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.). Nella mappa delle regioni che presentano la piu’ ricca “biodiversità” a tavola si classifica al primo posto - sottolinea la Coldiretti - la Toscana con 463 specialità seguita sul podio da Veneto e Lazio (367) e Piemonte (365), ma ottimi posizionamenti si riscontrano per Campania (333). A seguire ci sono Liguria (295), Calabria (272), Sicilia (238), Emilia-Romagna (233), Puglia (222), Lombardia (209), Sardegna (172), Molise (159), Friuli-Venezia Giulia (151), Marche (147), Abruzzo (143), Trento (109), Bolzano (92), Basilicata (73) Umbria (70) e Val d’Aosta (31) .
Un paniere di specialità che è oggi piu’ facilmente accessibile anche economicamente grazie al progetto della Coldiretti per la filiera agricola italiana che ha portato allo sviluppo della vendita diretta in fattorie, malghe e cantine e al moltiplicarsi dei mercati degli agricoltori dove è possibile fare acquisti con il miglior rapporto prezzi/qualità.
La possibilità di imparare a conoscere i prodotti del proprio territorio a partire dalle mense scolastiche ha anche un importante valore educativo e culturale che la Coldiretti è impegnata promuovere il progetto educazione alla campagna amica nelle scuole con la firma di un protocollo con il Ministero dell’Istruzione per recuperare, soprattutto nelle giovani generazioni, i principi della tradizione, della sana alimentazione, della stagionalità dei prodotti e della realtà territoriale per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell' agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.
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