RASSEGNA STAMPA



A Franciacorta in bianco un inno al formaggio

E' in terra di Franciacorta, alle porte di Brescia, il paradiso dei cultori del formaggio e precisamente a Castegnato dove dall'11 al 13 Ottobre si svolgerà la settima edizione di Franciacorta in bianco, un vero e proprio inno al formaggio. La manifestazione è stata definita la più autorevole passerella dell'arte casearia italiana , riconoscendo alla stessa il merito di aver sostenuto i produttori, gli allevatori ed i casari e di aver attirato l'attenzione dell'opinione pubblica su questo immenso patrimonio culturale che rischiava di scomparire.

Al giorno d'oggi tutto ciò che sa di contadino ha riacquistato prestigio e, quindi, una rassegna così specializzata è un evento di grande rilievo in quanto consente a tutti, esperti e neofiti, di degustare formaggi famosi a grande diffusione nazionale come pure formaggi dai sapori inconsueti, chicche preziose di produzioni casearie molto limitate, frutto di tradizioni locali e microclima irripetibili.

Alla manifestazione saranno presenti circa 400 esemplari di formaggi provenienti da ogni angolo della nostra penisola e rappresenteranno l'intero universo dei formaggi italiani. E grazie soprattutto alla documentazione fornita a opinion leader ed amanti della buona tavola sulle produzioni a rischio di scomparsa, "Franciacorta in bianco " ha conquistato molti paladini disposti a combattere a favore della tradizione e di quelle piccole realtà che non hanno la forza economica né politica per difendersi contro l'appiattimento dei gusti decretato dalle multinazionali.
Così a Castegnato tutti potranno scoprire o ritrovare quei profumi e quei sapori dolci e piccanti che sono il risultato di un irripetibile connubio tra latte di pascoli alpini, lavorazioni e stagionature casearie antiche e microclima speciali che la lavorazione industriale non potrà mai eguagliare. Sarà possibile degustare oltre al meglio dei formaggi importanti e famosi come quelli a denominazione di origine protetta, anche quelli più rari. Al cospetto di principi e regine già affermati come il Grana Padano, il Taleggio, il Caciocavallo silano o la Casciotta di Urbino di cui andava ghiotto Michelangelo, saranno incoronati il pecorino di Farinandola, per la cui cagliatura si utilizza - caso unico fra i formaggi - lo stomaco di maiale; e poi il Bastardo veneto, il Casieddu di Moliterno e il Tombea, premiato l'anno scorso come il miglior formaggio storico d'Italia.

Insomma, " Franciacorta in bianco " più che alla commercializzazione è finalizzata alla riscoperta ed al sostegno di quelle produzioni casearie di piccoli consorzi e comunità montane, oggi a rischio di sopravvivenza, che sono parte integrante della storia della civiltà agro-pastorale italiana. Una ricchezza di sapori che fa parte del nostro patrimonio socio-culturale e che, in molti casi, continua ad esistere solo grazie alla volontà ed alla passione di chi li produce.


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