RASSEGNA STAMPA

Sapermangiare.mobi vince il concorso
“Marketing sociale e comunicazione per la salute"

Il sito dell’INRAN per il consumatore premiato al COM.lab09 per la categoria nuovi media
Per l’approccio innovativo alla promozione della salute attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie e del web 2.0, la completezza e l’articolazione delle informazioni del portale, la possibilità di personalizzazione dei contenuti e delle modalità di accesso” sapermangiare.mobi ha vinto, il 15 ottobre, il premio speciale Nuovi Media alla V edizione del concorso “Marketing sociale e comunicazione per la salute".
La giuria, formata da esperti di comunicazione e docenti universitari, ha riconosciuto lo spirito creativo, il carattere innovativo ed il rigore scientifico del sito, appositamente realizzato dall’INRAN, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, con il contributo del Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali), per promuovere presso i consumatori scelte consapevoli e stili di vita salutari. Il servizio di tutor personalizzato, l’accessibilità da cellulare (da qui il “.mobi”) e la costante animazione di una pagina dedicata su FaceBook sono i punti di forza del sito, come ora riconosciuto anche dal premio ricevuto.
Sapermangiare è online dal 2 luglio e grazie ai servizi offerti in tempo reale, all’autorevolezza dei contenuti e alla facilità di accessi è stato visitato fino al 30 settembre da 35.000 visitatori unici da PC fisso, mentre sono stati 1700 circa gli accessi da telefono cellulare, con una banda usata di circa 370 GB. Gli utenti che si sono registrati al sito e compilano il diario settimanale sono circa 5000, dai 9 agli 84 anni, ma con un’età media di 29 anni per le donne (che sono il 63% degli utenti) e di 33 anni per gli uomini. Molto attiva anche la pagina di FaceBook con oltre 600 fan.
Grande soddisfazione anche da parte del prof. Carlo Cannella, presidente INRAN: “Finalmente a disposizione dei consumatori una informazione fatta per aumentare le conoscenze sui prodotti alimentari e non le vendite. Uno strumento efficace per fare davvero prevenzione, raggiungendo le persone e aiutandole a imparare a “saper mangiare” non solo in funzione del gusto, ma anche del benessere”.