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QUALITA'
CONSORZIO DI SOAVE - IL PRIMO CONSORZIO
DI TUTELA ITALIANO CON CERTIFICAZIONE AMBIENTALE
Promosso a pieni voti il Sistema di Gestione Ambientale (SGA)
del Consorzio Tutela Vini di Soave e Recioto di Soave. La certificazione
del SGA di Casa del Vino segue quella del Sistema di Gestione per la Qualità
(secondo la norma UNI EN ISO 9001) ottenuta nel 2002 e riconfermata lo
scorso anno.
CSQA, l’ente di certificazione accreditato da Sincert, ha riconosciuto
conforme il SGA del Consorzio alla norma UNI EN ISO 14001:2004, norma
“che specifica i requisiti da rispettare per attuare una politica
e stabilire dei programmi ambientali, tenendo conto delle prescrizioni
legislative e gestendo gli aspetti ambientali connessi alle proprie attività,
al fine di ridurne gli impatti”.
Al centro dell’attenzione dei valutatori sono finiti la sede consortile,
la Casa del Vino, e le attività di servizio svolte dagli operatori
nei confronti dei soci.
Due quindi gli ambiti operativi della gestione attuata dal Consorzio,
quello, più contenuto, legato agli aspetti ambientali “diretti”
della struttura Casa del Vino e quello, ad impatto più significativo,
connesso all’influenza positiva che il Consorzio può esercitare
sull’ambiente “indirettamente”, vale a dire attraverso:
la formazione e l’aggiornamento dei tecnici e dei soci, la raccolta
dei dati meteo e la valutazione degli stessi per la pianificazione dei
trattamenti antiparassitari con la stesura e diffusione del bollettino
agro-meteo, l’invio di informative, l’assistenza tecnica alle
aziende viticole.
L’elenco degli aspetti ambientali, secondo questo punto di vista,
è vastissimo, si riportano di seguito solo alcuni dei fattori ambientali
sui quali il Consorzio può esercitare una forma di influenza attraverso
l’erogazione del servizio agro-tecnico: contaminazioni del suolo
e del sottosuolo ed emissioni in atmosfera, che possono essere contenute
e sorvegliate agendo su attività quali: la gestione dei residui
organici, il deposito di prodotti chimici e la gestione di eventuali sversamenti,
le modalità di utilizzo di fertilizzanti e prodotti antiparassitari,
la gestione scorretta, il deposito e lo smaltimento dei rifiuti prodotti;
e ancora: dilavamento di sostanze chimiche come conseguenza di non corrette
lavorazioni colturali del terreno, consumo idrico per ricorso eccessivo
all’irrigazione. Le aziende test, per la valutazione dell’azione
del Sistema di Gestione implementato dal Consorzio sulle aziende viticole
della Denominazione, hanno proposto volontariamente la propria adesione
al progetto.
“L’obiettivo dal quale ha preso le mosse il progetto del Consorzio
è stato il miglioramento dell’economia complessiva del territorio
attraverso la definizione di requisiti ambientali condivisi dalle aziende
aderenti. Il nostro progetto”, spiega Arturo Stocchetti, presidente
del Consorzio del Soave, “vuole essere lo strumento attraverso il
quale garantire il presidio di parametri igienico-sanitari, della qualità,
della produzione, della salvaguardia dell’ambiente e delle tradizioni
alimentari che possa diventare un forte e condiviso elemento di difendibilità.
Il progetto è e dovrà continuare ad essere, il protagonista
anche della comunicazione dell’azione del consorzio”.
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