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QUALITA'
DIABROTICA DEL MAIS, IN PROVINCIA CRESCE IL RISCHIO
A Brescia lo studioso americano Richard
Edwards, massimo esperto mondiale del pericolosissimo parassita: "Le
popolazioni nei vostri campi sono in aumento, necessario un monitoraggio
continuo".
"Il
2006 sarà un anno molto importante per i coltivatori bresciani
di mais: nei campi della provincia si registra un aumento significativo
delle popolazioni di Diabrotica, ed in alcune aree siamo già oltre
il livello di attenzione indicato dalla Regione Lombardia. Diventa indispensabile
estendere l'azione di monitoraggio dell’insetto a livello aziendale
ed iniziare ad applicare alcune strategie di contenimento nelle situazioni
più a rischio".
Questo l'allarme lanciato dal Consorzio di Difesa delle Colture Intensive
della Provincia di Brescia a seguito delle indagini effettuate quest'estate
nei campi bresciani dal professor C. Richard Edwards, docente emerito
di entomologia alla Purdue University di West Lafayette, in Indiana, considerato
tra i massimi esperti di questo pericoloso parassita del quale si occupa
ormai da oltre trent’anni. Autore di numerosi libri e pubblicazioni,
ha accettato l'incarico di consulenza offerto dal Consorzio Colture Intensive
di Brescia nell'ambito di un progetto di ricerca biennale sulla Diabrotica
lanciato quest'anno con la compartecipazione finanziaria della Regione
Lombardia e della Provincia di Brescia. Il Consorzio, che già dallo
scorso anno ha avviato un'azione di monitoraggio della presenza dell’insetto
sul territorio bresciano in collaborazione con la Camera di Commercio
di Brescia, ha chiesto ad Edwards di fare il punto sulla situazione bresciana
per quanto concerne la diffusione ed il livello di rischio rappresentato
dalla presenza dell'insetto nella nostra provincia. Un insetto che, ovunque
si sia insediato fino ad ora, ha sempre causato danni molto gravi alla
maiscoltura: considerata l'importanza centrale di questo cereale per il
sistema agricolo e zootecnico bresciano, non è difficile comprendere
il clima di preoccupazione che si respira tra istituzioni ed addetti ai
lavori.
Grazie ad un lungo soggiorno estivo bresciano, Edwards ha approfondito
la situazione bresciana, per certi aspetti diversa da quella americana,
incontrando tecnici ed agricoltori per un proficuo e reciproco scambio
di esperienze ed opinioni. Secondo Edwards, che nel corso dell'indagine
è stato coadiuvato dal Dr Mauro Agosti, responsabile del progetto,
ci sono diversi aspetti interessanti da considerare nella lotta alla Diabrotica
del mais in Lombardia e molti punti da approfondire con ricerche specifiche
come quelle condotte all’interno del progetto del Consorzio.
"L’ ampia diffusione nella vostra provincia di mais seminato
in primavera e dopo loietto, rappresenta sicuramente un aspetto da non
sottovalutare - ha detto Edwards-. La presenza di polline in diverse epoche
della stagione favorisce la vitalità dell’insetto, così
come le abbondanti irrigazioni e concimazioni che comunemente sono eseguite
nei vostri campi. Il risultato finale, come del resto già previsto,
è che la presenza della Diabrotica nei campi di mais bresciani
aumenta progressivamente senza possibilità di essere fermata".
"Controllare l’insetto nei prossimi anni non sarà facile
e bisognerà scegliere fra le diverse opportunità di controllo
quella migliore per ogni situazione aziendale - sintetizza Mauro Agosti-.
Di certo, non sarà un problema da sottovalutare o di cui disinteressarsi.
E solo conoscendo esattamente il livello delle popolazioni nei propri
terreni è possibile sapere il rischio di danno da Diabrotica e
applicare, dove richiesto, le migliori strategie di contenimento in funzione
delle diverse tipologie aziendali".
"Entro breve purtroppo anche i maiscoltori della nostra provincia
dovranno imparare a fare i conti con questa nuova minaccia - conclude
il presidente del Consorzio Giacomo Lussignoli-. Ed in previsione di tutto
ciò il Consorzio di Difesa si è attivato ed organizzato
per essere al fianco degli agricoltori che nel 2006 vorranno iniziare
il monitoraggio sui propri terreni, fornendo il materiale, la documentazione
e tutte le informazioni necessarie".
MARCO ROSSI
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