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12117-n) Vino finto

Trenta senatori firmano una mozione al governo, prima firmataria la verde De Petris: "No ai trucioli, simulatori di barrique"

No ai trucioli per invecchiare il vino. Una mozione contro l’uso del “simulatore” di barrique è stata presentata venerdì in Senato e ha finora raccolto il sostegno bipartisan di 30 senatori di tutti gli schieramenti.
Prima firmataria è stata la senatrice verde Loredana De Petris, capogruppo in Commissione agricoltura.
La richiesta dei senatori è quella di impegnare il Governo ad “adoperarsi concretamente in Europa contro l’introduzione di pratiche enologiche estranee alla tradizione”.
Il nodo della questione, come già riportato su Verdi.it, è la discussione in sede europea per legalizzare la pratica del truciolato anche nel vecchio continente (come già avviene nelle Americhe e nei Paesi sudafricani).
Attualmente, il compromesso che si profila vedrebbe l’introduzione anche in Europa di questa pratica enologica con la possibilità di ogni Stato membro di decidere in quali categoria di prodotti autorizzarla. Inoltre, e questo è il punto più controverso, c’è un certo consenso nell’introdurre la pratica del truciolato nella normativa europea accettando che non venga ripresa in etichetta.
La senatrice De Petris afferma senza mezzi termini che siamo di fronte ad un imbroglio nei confronti dei cittadini: ''In assenza di chiare indicazioni in etichetta l'utilizzo del truciolato di legno per simulare l'invecchiamento in botte dei vini costituisce un inganno per i consumatori e una forma di concorrenza sleale per tutti i produttori che hanno scommesso sulla qualità”.
“Il prestigio internazionale dei vini italiani – prosegue la senatrice verde - si fonda oggi in primo luogo sul forte legame col territorio e sulla qualità e varietà dei vitigni. Bisogna valorizzare la specificità di questo percorso e non inseguire illusoriamente modelli produttivi basata sui bassi costi e sulla standardizzazione”.
Insomma, la richiesta al Governo è chiara: “Difendere a Bruxelles il percorso qualitativo del vino italiano che l'ha condotto al successo nel mondo”. Sostegno contro gli artifizi del truciolato arriva anche da Legambiente che ha lanciato una petizione che ha raccolto immediatamente firme illustri, fra cui anche quella del presidente del Senato Franco Marini.
Legambiente Toscana per voce del suo presidente di sezione Piero Baronti richiama l’attenzione sui dubbi relativi alla sicurezza: “Non è ancora chiaro – spiega Baronti - se i pezzetti di legno abbiano effetti nocivi sulla salute. Ma anche se risultassero innocui, i vini invecchiati con questo metodo o aromatizzati con i tannini non possono essere messi a confronto con la qualità dei nostri vini italiani”.

Fonte: Arianna Editrice

(Fonte AceA)


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