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L’intervento del Presidente Uiv Andrea Sartori
“Sui chips una scelta equilibrata ma ora evitiamo l’autolesionismo”


Sull’uso dei trucioli di quercia (chips) il nostro Paese prende una precisa posizione definendo regole più restrittive di quanto stabilito dal regolamento comunitario. Il decreto ministeriale ne vieta infatti l’impiego nella produzione dei Vqprd (vini Doc e Docg).
“Una scelta equilibrata quella del ministro Paolo De Castro – afferma il presidente della Confederazione Italiana della Vite e del Vino – Uiv, Andrea Sartori – soprattutto perché maturata in un clima confuso e difficile per le innumerevoli pressioni politiche provenienti da più fronti, anche completamente estranei al mondo produttivo.
“Ora ci auguriamo – prosegue Sartori – che ai vini a indicazione geografica (Igt), oltre che naturalmente ai vini da tavola tal quali, venga lasciata la possibilità di fare ricorso a questa diffusa pratica enologica”.
Questa precisa richiesta del mondo imprenditoriale vitivinicolo italiano nasce da concrete motivazioni commerciali, quindi dalla necessità di potersi confrontare ad armi pari con quei Paesi extraeuropei che già da tempo utilizzano con successo i trucioli di quercia.
“Oggi tutto il nostro comparto sta attraversando dei cambiamenti epocali – conclude Sartori – che certamente lasceranno il segno. È quindi assolutamente vitale per le nostre imprese rispondere con efficacia alle richieste di mercato evitando con cura qualsiasi scelta autolesionistica”.


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