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UN SMS OD UNA MAIL PER DIFENDERE IL VERO VINO


Con lo slogan “Perché il vino sia solo vino” la Coldiretti di Cuneo apre una campagna di sensibilizzazione dei produttori e dei consumatori per manifestare la contrarietà all’aggiunta di pezzi di legno per imitare l’invecchiamento del vino.
Di qui la campagna di raccolta sms al N. 3341091748 e via mail da inviare a solovino@coldiretticuneo.org.
L’enologia italiana storicamente radicata nel nostro Paese si fonda sul trinomio vitigno, territorio e uomo. Questi aspetti vanno salvaguardati e chi intende omologarsi a trend momentanei potrà anche farlo purchè l’uso dei trucioli nel vino sia chiaramente indicato sull’etichetta della bottiglia. Dice Marcello Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo, “tutto ciò che tende a omologare i prodotti, a surrogare oppure anche semplicemente a banalizzare, va esattamente nella direzione opposta a quella che è una filosofia produttiva che Coldiretti racchiude nel suo progetto di rigenerazione dell’agricoltura italiana.
I consumatori, con il loro rifiuto verso gli OGM e con il progressivo apprezzamento per i “prodotti del territorio” dimostrano di aver condiviso ed apprezzato tale impostazione.
In questa direzione va inoltre letta la legge sull’etichettatura obbligatoria e trasparente per gli alimenti voluta da Coldiretti”.
Aggiunge Fabrizio Rapallino, responsabile del servizio vitivinicolo dell’organizzazione: “la decisione del Comitato Gestione Vini a Bruxelles di consentire l’impiego di pezzi di legno nei vini desta non poche preoccupazioni, considerando i numerosi aspetti che tale apertura comporta.

Innanzitutto cambia l’espressione classica di “ produrre il vino” con quella di “preparare ” che è tutt’altra cosa, passando dalla tradizionale pratica d’affinamento nelle botti o barriques che siano, all’aromatizzazione tramite l’aggiunta di legno nel vino. Venuto meno un principio, dove si finirà? Perché dire di no all’aggiunta di un aroma diverso oppure di qualcos’altro?

Il vino lungi dall’esser una bevanda da preparare con ricetta, rappresenta da millenni il risultato di trasformazioni biologiche – seppur guidate, coadiuvate, corrette - dell’uva, che ci danno un prodotto il più possibile esente da aggiunte estranee e che esprime con vivacità i caratteri organolettici del vitigno e del territorio d’origine. Questo è il vino che la scienza ha dimostrato avere effetti benefici sulla salute umana”.

La botte di legno, più o meno grande, è uno strumento utile per taluni prodotti, da evitarsi per altri, che esalta complicati e lunghi processi fisico/chimici di affinamento e di completamento. L’impiego attento e corretto consente quindi di migliorare il vino, arricchendolo, mentre si sa che l’abuso comporta la copertura dei peculiari e delicati caratteri primari dell’uva, con il gusto “standardizzante” del legno. Qualcuno definisce questo come gusto internazionale.

All’estero, in particolare Argentina, Australia, USA ecc. hanno adottato su grande scala la scorciatoia, o per meglio dire “tarroccatura” in tempo e costi ( quando arrivano vini a certi prezzi la magia non c’èntra, ..ma forse il trucco sì ) per dare l’aroma boisè, semplicemente invertendo il concetto. Anziché il vino nel legno, basta introdurre piccoli pezzi (chips) di legno nel vino.

La Coldiretti di Cuneo, non condivide la posizione dell’UE. Essa porta oltre alla confusione, ad un livellamento verso il basso delle produzioni enologiche. Aggiunge inoltre che non sarà sufficiente, come si va proponendo non senza ipocrisia, di vietare in etichetta quando siano impiegati i trucioli, la dicitura “affinato o invecchiato in botte” . E ci mancherebbe ancora, sarebbe questo un vero e proprio inganno.
Conclude Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte: “l’organizzazione chiede di andare oltre e scrivere in etichetta che quel vino, incluso quello che già proviene dall’estero, è stato “preparato con aggiunta di pezzi di legno”, in modo tale che non vi sia il rischio di confusione e si possa renderlo riconoscibile immediatamente dall’altro”.


Quindi…….
- PERCHE’ IL VINO SIA SOLO VINO -

Se sei un consumatore o un produttore, contrario all’aggiunta dei pezzi di legno per imitare l’invecchiamento del vino;

se ritieni, come noi, sia da evitarsi ogni pratica che alteri l’affermato principio secondo il quale il vino si “produce” e non si “prepara” come altre bevande ;

se ti sta a cuore la cultura enologica, storicamente radicata nel nostro Paese e che si fonda su vitigno, territorio e uomo;

se pretendi che l’etichetta ti consenta di conoscere eventuali aggiunte estranee all’uva anche per vini importati, quando ottenuti con pratiche non consentite in Europa,


mandaci un messaggio e-mail o un sms con su scritto


“A Coldiretti perché il vino sia solo vino”

a questo indirizzo e-mail solovino@coldiretticuneo.org
a questo numero 3341091748 ( al costo di un normale sms)


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