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Il ministro Paolo De Castro sulla posizione di Bruxelles favorevole ad usare trucioli di legno per l'invecchiamento del vino. Il ministro ha detto di attendere la proposta della Commissione Ue e poi “riuniremo gli stati generalì dei vitivinicoltori italiani per decidere la nostra posizione”

Bologna, 29 maggio 2006. Il neo ministro delle politiche agricole e alimentari Paolo De Castro è intervenuto alla presentazione del Rapporto 2005 sul sistema agro-alimentare dell'Emilia-Romagna che si è tenuto oggi a Bologna.

Paolo De Castro, che ha accettato l'invito dell'assessore emiliano-romagnolo all'Agricoltura Tiberio Rabboni, era presente nel capoluogo regionale per uno dei primi appuntamenti pubblici dopo la nomina ministeriale.

Il ministro ha parlato di metodo di lavoro e non di programma, annunciando che presenterà il suo programma dopo il completamento delle Camere, con l'insediamento delle commissioni.

Il ministro ha detto che è sua intenzione “affrontare i problemi partendo da Bruxelles per scendere poi alle strategie di casa nostra. Non è possibile - ha detto - decidere in Italia ciò che vogliamo per le nostre emergenze e solo dopo andare a trattare a Bruxelles, rischiando il più delle volte di non ottenere niente. Dobbiamo invece avere una nostra strategia da portare avanti d'intesa con altri Paesi a livello comunitario e non trattare l'Ue come una controparte”.

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Sul settore vinicolo, di cui in questi giorni si è molto parlato per la posizione di Bruxelles favorevole ad usare trucioli di legno per l'invecchiamento del vino, il ministro ha detto che “la nuova Organizzazione comune di mercato (Ocm) del vino è una delle più complesse e che è bene attendere la proposta formale della Commissione Ue annunciata per il 21 giugno. Dopodichè avremo alla fine di giugno un incontro mondiale di Paesi produttori in Spagna e successivamente riuniremo gli 'stati generalì dei vitivinicoltori italiani per decidere la nostra posizione”.


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