LUOGHI

Magie, racconti e sapori sulle vie del legno della Valle Strona

L’Amministrazione della Comunità Montana dello Strona e del Basso Toce ha aderito e promosso questa interessante iniziativa che si inserisce in un più ampio progetto di promozione turistica del territorio e che si è articolata in una serie di rappresentazioni presentate su diverse ribalte: Le pere di Pinocchio ove trattasi di legno e di fame, di mani industriose e di piatti squisiti; mangiati e gustati o immaginati e di Pinocchi di legno affamati con Domenico Brioschi e Lidia Robba al Fornerese di Fornero dove Daniele Masia ha proposto una spuma di melone con zenzero candito e ravioli di patate con ripieno di zucca ed amaretto; coniglio farcito ai funghi porcini. A Germagno Magda Peretti ha illustrato le storie della Valle, citando le parole di Pietro Chiovenda qui sopravvive l’arcano delle streghe, le leggende, le superstizioni, le credenze tenaci di cui si imbeve tutta una cultura. Mentre Alesandro Landi imbandiva le tavole del ristorante dall’Ale con cannelloni di magro con ricotta ed erbe di montagna e trota di fiume al burro e salvia. I Venti di guerra del celebre conflitto tra Omegna e la gente della Valle nel Seicento e di altre guerre che più volte hanno percorso queste terre è stato il tema svolto all’Hosteria Funicolare di Loreglia. Un tema truculento ingentilito da una proposta tra le più classiche di risotto ai funghi porcini e brasato di manzo con crostoni di polenta.



Le donne sono state, per secoli, le vere custodi della valle ed anche le leggende ne raccontano le straordinarie capacità, varcando, a volte, i confini della fantasia nell’esposizione dl tema: la Valle delle donne e delle magie Gesti antichi rivissuti con gli occhi delle donne d’oggi: Anna e Caterina Spadacccini, che gestiscono il più antico albergo della Valle, l’albergo del Leone a Forno, hanno preparato lasagne con toma d’alpeggio e capriolo con puré. In occasione del convegno organizzato dalla Walser Gemeinschaft Kampel Rolando Balestroni ha trattato le storie dei Walser alla Vetta di Capezzone dove la famiglia Volpone ha proposto lardo, pancetta e formaggi prima di offrire un risotto giallo con i funghi e il capriolo arrosto. Paolo Gattoni ha illustrato il passato di un microcosmo che torna nella narrazione competente e divertita di appassionato collezionista di quelle antiche cartoline proiettate sullo schermo allestito al Rododendro di Cerani con l’accompagnamento di polenta e mirtilli e cervo in salmì preparato da Elvira Zamponi.
Jacopo Fontaneto ha moderato il confronto dei sapori antichi di prodotti ed ingredienti che si sono tramandati nei secoli. Eredi e tradizioni lontane e basi di una cucina che continua ad evolversi nel tempo. Ruben Magnani ha sostenuto l’arduo confronto presentando un crostone di polenta con pancetta d’alpe e gorgonzola; cotechino in crosta e poi carpaccio di trota all’erba cipollina e zucchine in carpione, seguiti da tagliatella al sugo di lepre e tapelucco con puré mantecato alla toma. Un finale scoppiettante al Circolo operaio di Montebuglio che prelude alla serata conclusiva della rassegna dei rimandati a settembre che si terrà a Gravellona Toce con una cena contornata da una mostra di piatti e di utensili della valle Strona.

Giovanni Staccotti
Foto di Rosangela Castelli