FATTI E PERSONE

IL FORUM DEGLI SPUMANTI SI FA IN TRE.
ZAMBON PRESIDENTE DI ALTAMARCA
Il direttore Giampietro Comolli: “E’ il momento degli spumanti italiani ed occorre unire le forze per un rilancio mondiale e a tutto pasto”. Verso una nuova normativa del settore.

Gli spumanti italiani hanno vissuto nel 2005 una grande stagione, in Italia e nel mondo, come ha evidenziato, nelle sue rilevazioni e comunicazioni puntuali, Giampietro Comolli, direttore Forum Spumanti d’Italia e del Ceves-Centro Studi Vini Effervescenti e Spumanti. “Gli spumanti – ribadisce Comolli – sia quelli classici con la rifermentazione in bottiglia sia quelli ottenuti con la presa di spuma in grandi botti, hanno successo per la loro versatilità in ogni abbinamento e per l’allegria che portano in tavola. L’Italia ha una ricchezza unica di spumanti e li dobbiamo e vogliamo valorizzare tutti”.
“Il Forum 2006 – annuncia Comolli – si svilupperà in tre eventi separati, proprio per sottolineare ancor più le differenze dei vari territori di origine delle denominazioni, i metodi, la storia e la tecnica di produzione. Stiamo anche studiando una proposta sulla armonizzazione delle norme e leggi di designazione e presentazione dei vini spumanti, come sollecitato anche dal ministero delle Politiche Agricole”.
Il primo momento del Forum 2006 sarà a giugno, alla Scuola Enologica di Conegliano e a Villa dei Cedri di Valdobbiadene, con convegni-seminari-simposi sui grandi temi che interessano il settore. Sarà un momento dedicato alla stampa specializzata, ai grandi appassionati ed agli studiosi degli spumanti e dei vini effervescenti naturali. In settembre ci sarà poi la “Mostra Enoteca”, tradizionale evento aperto al grande pubblico ed agli operatori della ristorazione e degli alberghi, con i banchi di degustazione, i laboratori e le verticali.
Successivamente, in ottobre o novembre, nascerà il “Festival degli Spumanti”, evento annuale e itinerante, giornata di fascino e di glamour, con le premiazioni dei vini del Concorso enologico nazionale e di un personaggio che ha aiutato a diventar grandi nel mondo i vini italiani.
Il Forum 2006 prevede anche, oltre al consolidato coinvolgimento delle istituzioni locali, una maggiore collaborazione da parte di Ismea, dell’Istituto Commercio Estero, di Buonitalia, dei Ministeri delle politiche agricole e delle attività produttive e dei Consorzi di tutela dei vini, soprattutto nella gestione e nel bilancio. Un invito a collaborare a tutti coloro che nel 2005 sono stati alla finestra.
“Non esserci nel 2006 – conclude Comolli – vuol dire non voler sviluppare la spumantistica nazionale. Vuol dire lasciare nel limbo e nella confusione un prodotto che ha grande prospettiva. Vuol dire creare un alibi a chi produce marginalmente vini spumanti a costi bassi solo per fare il “botto” durante le feste. Partecipare vuol dire che si ha a cuore i grandi vini di qualità italiani, si è convinti della forza di impresa e del marchio, vuol dire aver raggiunto una forza di identità e di prodotto pronta al confronto. Già nell’edizione 2005 la partecipazione nutrita di imprese franciacortine, trentine, lombarde, marchigiane, valdostane, piemontesi, oltrepadane e del resto d’Italia, hanno dimostrato la volontà di creare massa critica e di voler chiarire al consumatore le differenze di ogni etichetta e di puntare ad una armonizzazione delle norme di identità dei mille spumanti d’Italia”.
Altamarca di conseguenza cambia. Floriano Zambon – guida delle Città del Vino di tutta Europa e sindaco di Conegliano – assume la presidenza della società che si presenta come regista di un territorio di 44 Comuni, di migliaia di imprese, molte con vocazione turistica ed enogastronomica e oltre 150 case spumantistiche. “Un nuovo gruppo dirigente autorevole – dice Zambon – espressione della grande forza economica e produttiva della Alta Marca Trevigiana, da Asolo a Vittorio Veneto, che vuole creare una regia per la valorizzazione e la promozione in Italia e nel mondo, con sinergie di ampio respiro fra enti locali pubblici e imprese private di tutti i settori produttivi”. Pietro Giorgio Davì, sindaco di Valdobbiadene e nominato vice presidente di Altamarca, entra ancor più nel merito: “Le ampie colline di Treviso hanno bisogno di una agenzia di marketing territoriale per sviluppare una grande fruibilità e ospitalità, attirare turisti ma anche essere ambasciatore delle opportunità in Italia e nel mondo. Un servizio per le imprese private molto sentito dagli enti pubblici locali e regionali. Una nuova strategia che crediamo utile anche per un Forum Spumanti d’Italia , simbolo della spumantistica nazionale e non solo locale”.

Roberto Vitali