FATTI E PERSONE

E’ Valentino Valentini il nuovo Presidente delle Città del Vino.
Enoturismo, ocm vino e pratiche enologiche tra i prossimi impegni dell’Associazione.

E’ Valentino Valentini, sindaco di Montefalco (Perugia), il nuovo Presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino, la rete dei Comuni doc. Valentini è stato eletto oggi pomeriggio, 11 novembre 2006, a Conegliano Veneto (Treviso) durante la Convention d’autunno di Città del Vino davanti a 300 sindaci provenienti da tutta Italia. Il giovane neopresidente di Città del Vino, 34 anni, imprenditore, governa l’amministrazione di Montefalco dal 1999. Succede a Floriano Zambon, sindaco di Conegliano e presidente dell’Associazione dal 2003. Zambon rimarrà in carica alla presidenza di Recevin, la rete europea delle Città del Vino.
Valentini nel suo discorso di saluto ha ribadito il grande impegno dell’Associazione per la difesa e la promozione della vitivinicoltura italiana di qualità.

Ocm vino e catasto vigneti. Entro il 2007 si decideranno le sorti della vitivinicoltura europea nel quadro della competizione internazionale. Tra i punti in discussione si prevede l’espianto di circa 400 mila ettari di vigneto nel territorio comunitario. Secondo Città del Vino la nuova Ocm non prevede alcuna distinzione tra le varie viticolture e rischia di colpire fortemente le regioni e i territori più deboli del nostro Paese. Le viticolture non sono tutte uguali e nel nostro Paese lo sono ancora meno: abbiamo intere aree di vigneti terrazzati, viticolture di montagna, viticolture delle piccole isole. A nostro avviso non c’è bisogno di ridurre il vigneto europeo, crediamo piuttosto che vada fotografata questa diversità per intervenire con politiche mirate e selettive tutelando efficacemente tutti i territori del vino. In Italia – conclude Valentini - per raggiungere questi obiettivi è necessario che il catasto vigneti e gli albi delle Doc e Docg passino sotto la gestione dei Comuni”.
Nei prossimi giorni l’Associazione proporrà al Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari l’istituzione di un albo dei vigneti storici. Un nuovo progetto che prevede l’intervento dei Comuni per la creazione di collezioni di vitigni autoctoni e antichi e la nascita di una commissione ad hoc per accertare la storicità dei vigneti candidati a far parte del nuovo albo.

Turismo del Vino. In Italia il turismo del vino produce ricchezza per oltre 2,5 miliardi di € l’anno e conta oltre 4 milioni di enoturisti. Il V Rapporto Città del Vino/Censis sull’enoturismo calcola che con buone pratiche di governo locale, migliori sinergie tra pubblico e privato, il settore potrebbe raddoppiare nel giro di cinque anni andando ad accompagnare una domanda in crescita. Oggi in Italia le Strade del Vino, ex lege 268/99, sono 140 e coinvolgono migliaia di cantine, agriturismi, ristoranti e alberghi.

“No ai trucioli anche nelle Igt”. Continua su questo argomento la battaglia di Città del Vino per impedire l’autorizzazione dei trucioli anche per i vini Igt. Dall’assemblea di Conegliano è stata rinnovata con forza la richiesta al ministro Paolo De Castro di rivedere il decreto sui trucioli e di allargare il divieto anche ai vini a Indicazione geografica tipica (Igt). Dopo Torrecuso (Benevento) e Montefalco (Perugia) anche il sindaco di Conegliano (Treviso) ha firmato un’ordinanza che estende il divieto di impiegare i trucioli in cantina alle Igt. Nei giorni scorsi il ministro delle Politiche Agricole e Alimentari, Paolo De Castro, aveva vietato l’uso dei chips per i vini Doc e Docg, lasciando fuori Igt e vini da tavola. A Conegliano si producono principalmente vini di qualità Doc, ma il sindaco Floriano Zambon ha deciso di “estendere la tutela” anche alle altre produzioni locali.

Associazione nazionale Città del Vino in numeri:
- Comuni associati in Italia 560
- 4.075 alberghi (142.000 posti letto)
- 1.500 aziende agrituristiche (18.000 posti letto)
- 189 campeggi; centinaia di ristoranti, enoteche e cantine di qualità
- 200.000 ettari di vigneti iscritti alle Doc e alle Docg nei Comuni Città del Vino (i 4/5 dei vigneti italiani a denominazione d’origine)
- 5 Società partecipate con capitale € 417.540,00
- 15 collaboratori
- 3 dipendenti
- Socio fondatore e associato a 8 tra Fondazioni, Associazioni e Istituti di Ricerca
- Investimenti strutturali € 450.000,00
- Investimenti in comunicazione e editoria 2000/2005 € 1.050.000,00