FATTI E PERSONE

Contaminati da OGM e condannati a pagare: gli Schmeiser in Italia
Agricoltori condannati a pagare i diritti di brevetto dopo che i loro campi sono stati contaminati da pollini OGM

Nei campi di Percy e Louise Schmeiser, anziani agricoltori canadesi, nel 1998 sono state trovate piante di colza OGM che non avevano mai acquistato. La contaminazione probabilmente derivava da campi vicini. La coppia si attendeva scuse e un qualche indennizzo, ma, al contrario, si è vista chiedere da Monsanto (titolare de brevetto sulle piante OGM) 120.000 dollari per violazione di
brevetto. Dopo sei anni di causa, con una risicata maggioranza di 5 giudici a 4, la Corte suprema canadese ha sentenziato la colpevolezza della coppia: anche se la contaminazione non era voluta, anzi, del tutto sgradita, il solo fatto che sui campi degli Schmeiser si trovasse DNA sotto brevetto bastava a imporre il pagamento dei diritti di proprietà intellettuale a favore di Monsanto.
Da allora, la coppia (che nel 2007 ha ricevuto il Right Livelihood Award, il premio Nobel alternativo conferito al Parlamento svedese) ammonisce sullo scenario preoccupante che si prospetta se non sarà messa mano a una chiara normativa complessiva.
Tutti gli agricoltori le cui coltivazioni venissero accidentalmente contaminate da pollini OGM, rischiano infatti di vedersi intimare il pagamento di royalties, per il solo fatto di “detenere”, anche se del tutto involontariamente, materiale genetico brevettato. “Gli agricoltori non potranno più decidere cosa coltivare e i consumatori non potranno più decidere cosa mangiare, tutti i prodotti alimentari rischiano di essere contaminati da OGM”, è il monito di Percy.
Percy e Louise Schmeiser saranno in Italia dal 26 febbraio al 4 marzo, chiamati da Naturasì, Coop, Commissione internazionale per il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura e dalla Cia – Confederazione Italiana agricoltori.

26 febbraio ore 18 Milano (Hotel ATA Fiera in Viale Boezio).
Interverranno anche Giulia Maria Mozzoni Crespi (presidente del Fai Fondo per l’ambiente italiano e conduttrice dell’azienda agricola biodinamica Cascine Orsine), Joseph Wilhelm (presidente della società tedesca di prodotti biologici Rapunzel e promotore della marcia europea No-OGM), Fabio Brescacin (amministratore delegato di Ecor/NaturaSì).

27 febbraio ore 20,30 Bologna (Ambasciatori, via Orefici 19),
Interverranno l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni, il preside della facoltà di Scienze agrarie Andrea Segrè, il presidente di FederBio Paolo Carnemolla e il responsabile Innovazione e valori di Coop Italia Claudio Mazzini.

2 marzo ore 18 Firenze (Ospedale degli Innocenti, piazza SS. Annunziata).
Interverranno Ugo Biggeri (Terra Futura), Maria Grazia Mammuccini, amministratrice dell’Arsia/Regione Toscana e Viviano Venturi, agricoltore custode toscano.

4 marzo ore 10,30 Roma (Confederazione italiana agricoltori, Via Mariano Fortuny 20). Interverranno il presidente nazionale Cia Antonio Politi, il presidente nazionale Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e il presidente di Legacoop agroalimentare Luciano Sita.