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FATTI
E PERSONE
Cooperative da salvaguardare e il problema del latte fresco
La Coldiretti di Treviso scende in piazza il 12 maggio
e offre ai consumatori il latte fresco a 50 centesimi. I ministri Sacconi
e Zaia presenti agli stati generali della Cooperazione del 15,16 e 17
maggio.
Salvaguardare la dignità dei soci lavoratori delle cooperative
che corrono il rischio in certi casi di non vedersi riconosciuti i diritti
di qualsiasi dipendente, far arrivare l’urlo disperato di alcuni
produttori agricoli, cominciando dal settore del latte che rischia di
sparire dal nostro territorio, tutelare e continuare a sostenere l’ingresso
nel mondo del lavoro dei lavoratori con disagio sociale, mantenere il
tessuto lavorativo delle nostre cooperative sociali lontano dalla crisi.
Sono solo alcuni dei punti in agenda dei prossimi stati generali della
cooperazione che si svolgeranno nei giorni 15, 16 e 17 maggio 2009, in
Villa Emo di Fanzolo e in piazza Giorgione a Castelfranco Veneto. E’
una delle primissime esperienze in tal senso a livello nazionale. I temi
sul tavolo saranno sviscerati nella Marca trevigiana dal Presidente di
Confcooperative di Treviso, Sandro Loschi con il presidente Nazionale
di Confcooperative, Luigi Marino e con i due ministri di Marca, Luca Zaia
e Maurizio Sacconi. “Abbiamo molte aspettative nei confronti dei
nostri ministri che incontreranno la cooperazione agricola e sociale in
due momenti distinti. Costoro parlano la nostra lingua e sapranno sicuramente
interpretare le istanze che il territorio e il mondo della cooperazione
avanzeranno in modo dettagliato e costruttivo – sottolinea il direttore
di Confcooperative di Treviso, Filippo Conte - In agricoltura sicuramente
la cooperazione può essere una risposta al bisogno di redittività
delle imprese agricole. Serve però una programmazione, per fare
un salto di qualità, mirata ad incentivare aggregazioni anche nel
settore primario e a favorire l’internazionalizzazione dell’offerta
dei prodotti realizzati dalle nostre cooperative”. Proposte puntuali
e tecniche saranno presentate anche per sciogliere alcuni nodi della cooperazione
sociale che costituisce un vero ammortizzatore naturale per il nostro
territorio. “Qualcuno si chiede se la cooperazione sociale risente
della crisi e si appresta a licenziare? Con il Ministro Sacconi parleremo
della crescente emergenza sociale e della necessità di governare
al meglio l’ingresso nel mondo lavorativo proprio delle fasce di
disagio sociali. Al centro della discussione ci sarà anche la difesa
della dignità dei soci lavoratori che in certe realtà vengono
trattati come dipendenti senza diritti”.
Intanto il 12 maggio la Coldiretti di Treviso scende in piazza e porta
con sé un’arma per smascherare uno dei tanti problemi celati
lungo la filiera agricola italiana. Si tratta di migliaia di bottiglie
di latte fresco che verranno offerte ai consumatori a euro 0,50/1litro,
ovvero a circa il prezzo che la grande distribuzione paga il latte alle
nostre latterie. Sugli scaffali, invece, il latte viene venduto a circa
1,35/1,60/1litro. “C’è un abisso tra il prezzo pagato
alle latterie e quello pagato dai consumatori. E’ di conseguenza
molto chiaro quanto poco prendono del loro lavoro le nostre imprese agricole
e a quanto ammonta il valore che si trattiene la distribuzione –
sottolinea il direttore di Coldiretti di Treviso, Enzo Bottos - Ma
c’è un’altra denuncia fondamentale da fare. Milioni
di quintali di latte straniero entrano ogni anno in Italia inondando il
mercato senza che le etichette riportino chiaramente l’origine estera.
Ciò può accadere anche nella Marca trevigiana”. Coldiretti
di Treviso, guidata dal suo Presidente Fulvio Brunetta, scenderà
in Piazza dei Signori a Treviso e in Via Carducci a Conegliano, martedì
12 maggio 2009, dalle ore 9 alle ore 14, dando vita alla manifestazione
intitolata “Latte fresco a km zero: mobilitazione a salvaguardia
del latte italiano. “Incontreremo anche i direttori generali delle
Ulss per consegnare un documento attraverso il quale verranno proposte
concrete azioni di trasparenza per quanto concerne l’importazione
del latte e dei suoi derivati – aggiunge il direttore di Coldiretti
di Treviso – L’obiettivo è scardinare la speculazione
sulla filiera agroalimentare per far pagare ai consumatori dei prezzi
equi e garantire ai produttori dei redditi dignitosi”. Da una parte
il latte straniero e dall’altra il prezzo irrisorio pagato alle
latterie ed ecco chiari gli ingredienti che stanno portando all’estinzione
le stalle di casa nostra. Riassumendo ecco gli obiettivi di Coldiretti
che solo qualche giorno fa, a Roma, ha visto la firma al “patto
di filiera tutta italiana” anche da parte di circa 250 imprenditori
agricoli trevigiani:
- per pretendere l’indicazione
dell’origine obbligatoria su tutti i prodotti;
- per una trasparenza
che oggi non c’è;
- per combattere le speculazioni
perpetrate a danno di chi consuma;
- perché il consumatore
recuperi potere d’acquisto e il produttore abbia un reddito equo.
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