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FATTI
E PERSONE
La Coldiretti di Brescia presenta i dati dell’annata agraria 2008/2009
Sono stati presentati nel corso della conferenza stampa tenutasi questa
il 12 novembre a Gavardo i dati dell’annata agraria 2008/2009 e
il programma della Giornata Provinciale del Ringraziamento in calendario
domenica 15 novembre a Vallio Terme.
«La Giornata Provinciale del Ringraziamento
– ha esordito il Presidente Ettore Prandini – si terrà
a Vallio Terme per una scelta ben precisa: oltre a confermare la nostra
attenzione per tutte le aree della provincia, riteniamo che un anno difficile
come questo abbia colpito anche le zone montane, strategiche per numero
di aziende e per l’attività di tutela ambientale esercitata
che spesso, purtroppo, non viene riconosciuta».
Per quanto riguarda l’annata agraria, il Pil totale del 2009 si
attesterà, secondo le stime, a 989.013.500 euro, contro i 1.097.951.300
euro dello scorso anno (con una riduzione del 10% circa), riportandosi
sostanzialmente ai livelli del 2007. Il dato non rappresenta appieno alcune
gravi situazioni, come per esempio le quotazioni dei bovini da macello,
in picchiata nelle ultime settimane, oppure il salto tra marzo e aprile
nella fatturazione del latte (mediamente un 20-25% in meno da un mese
all’altro), oppure ancora i prezzi di mais, frumento e orzo al tempo
della raccolta. Si aggiunga che ad una contrazione dei prezzi dei prodotti
al campo o alla stalla, non è corrisposta una analoga contrazione
dei costi di produzione, nel migliore dei casi in linea con il 2008 e
nel peggiore in aumento. Eccezion fatta per il comparto avicolo, le attività
allevatoriali soffrono, laddove il suinicolo vive una preoccupante altalena
di prezzi che non riesce a valorizzare come dovrebbe il suino italiano
(a tal proposito l’obbligo dell’origine in etichetta potrebbe
aiutare) e il comparto del bovino sta vedendo aggravarsi la sua annosa
crisi. In controtendenza e in espansione la produzione di vino e vini
di qualità: la produzione è prossima ai 300.000 ettolitri
complessivi, quando nel 2006 il dato era inferiore ai 200.000; unico campanello
di allarme, la frenata delle quotazioni delle uve a destinazione Franciacorta,
superate dalle uve Lugana. In termini di imprese e addetti, le 11.368
imprese con attività agricola principale o prevalente e le 2.273
con attività agricola secondaria hanno dato lavoro a manodopera
assunta, nel 2008, per un totale di 1.302.316 giornate (1.216.801 nel
2007), in aumento anche grazie alla possibilità di sottoscrivere
contratti di lavoro più flessibili.
«È importante – ha sottolineato il presidente Prandini
– che venga inserito l’obbligo dell’origine in etichetta
su tutti i prodotti agroalimentari affinché emergano qualità
e sanità dei nostri prodotti, severamente controllati a differenza
di prodotti importati da paesi, per esempio, in cui è ancora consentito
l’utilizzo di sostanze fitosanitarie cancerogene. Dobbiamo mettere
il consumatore nella condizione di saper scegliere».
Il direttore della Coldiretti di Brescia Mauro Donda, infine, ha sottolineato
come «il settore risulti sottodimensionato e sottovalutato a causa
del sistema di rilevazione, in parte tradizionale e in parte obsoleto,
un sistema che non garantisce una “fotografia” reale dell’agricoltura.
È necessario individuare un sistema di misurazione più efficace».
www.coldiretti.it
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