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VINITALY NEGLI USA
A Boston (24 ottobre), Chicago (26 ottobre ) e Los Angeles (28 ottobre) per incrementare la quota di vino made in Italy.

Boston 25 ottobre 2005. Solo 9 litri pro capite. E’ il consumo di vino degli statunitensi. Una popolazione di 275 milioni di abitanti dei quali il 12% consuma l’88% delle bottiglie importate o prodotte, il 40% ne beve il restante 12%, il 48% consuma altre bevande anche a contenuto alcolico come la birra o whisky (fonte Vinitaly-Balzac Communication). Prendendo in considerazione solo le vendite dei supermercati a stelle e strisce, nel 2004 sono stati venduti un miliardo di bottiglie di vino per un controvalore di 6 miliardi di dollari (fonte AC Nielsen per Vinonostrum-Vinitaly).
Il mercato degli USA, nonostante le importazioni di vino italiano nei primi 8 mesi del 2005 abbiano oltrepassato quota 1 milione 283 mila ettolitri per un valore di 629 milioni di euro - corrispondenti a un + 10% in volume e ad un + 16% in valore (fonte IWFI di New York), posizionando l’Italia al primo posto tra i fornitori –, ha ancora grandi potenzialità di sviluppo. Secondo la societa’ di ricerca Gallup, inoltre, per la prima volta gli americani (39%) mettono al primo posto tra le bevande preferite il vino, mentre la tradizionale birra scende al secondo col 36% dei consensi.
«E’ proprio a tali potenzialita’ di incrementare i consumi che guarda la terza edizione di Vinitaly US Tour, espressione internazionale della maggiore rassegna mondiale di vini organizzata da Veronafiere, che si svolge ogni anno in aprile a Verona con oltre 4000 espositori da 26 paesi e 143 mila visitatori professionali», ha ricordato il vicepresidente di Veronafiere, Camillo Cametti inaugurando l’edizione 2005.
Vinitaly US Tour quest’anno ha scelto le città di Boston, Chicago e Los Angeles per presentare l’Italia vinicola delle regioni Piemonte, Toscana, Veneto, ma anche Trentino, Friuli e soprattutto Sicilia, Sardegna, Puglia, Campania, Basilicata, Molise e Calabria. Una serie di iniziative promozionali a cui si aggiungono i seminari sull’olio extravergine d’oliva, promossi da Federdop con il presidente Mauro Candeloro.
Le degustazioni, organizzate in collaborazione con l’autorevole Society of Wine Educators, hanno richiamato oltre 400 operatori professionali a Boston, mentre ne sono previsti più di 600 a Chicago mercoledì 26 ottobre e altrettanti venerdì 28 ottobre a Los Angeles (Beverly Hills), dove viene organizzata una giornata speciale dedicata a vino e cinema.
«Vinitaly è presente da molti anni in Cina, Stati Uniti e Russia, e dal 2006 sarà anche in India e Giappone col proprio marchio. L’obiettivo è di fare della rassegna un sistema permanente di attività e relazioni al servizio del comparto», ha sottolineato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani.
Prossimi appuntamenti, dopo Chicago e Los Angeles, dal 24 al 26 novembre a Shanghai per la 7ª edizione di Vinitaly China e nel gennaio 2006 a New Delhi e Mumbay per Vinitaly India.

Comunicato stampa del Servizio Stampa Veronafiere
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