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Elba cup food

Nelle acque di Porto Azzurro, all’Elba,lo skipper neozelandese Russel Coutts battendo in finale Peter Gilmour e si è aggiudicata, per il secondo anno consecutivo, la sfida match race che si è svolta dal 3 all’8 maggio a Porto Azzurro. La competizione ha visto confrontarsi 14 team con i protagonisti della vela mondiale (molti i rappresentanti iscritti alla “Coppa America”) a bordo dei monotipi “SM40”.
Dalla gara di vela a quella di cucina: in una competizione parallela che ha visto i cuochi dei ristoranti elbani coinvolti nel "Primo Premio Elba Cup Food" sul tema “ il pesce della tradizione nella cucina moderna “.
Claudio Mollo, giornalista gastronomo manager dell'evento, ha invitato i giornalisti dell’ASA: Gianni Staccotti, Cinzia Tosetti e Carlo Ravanello; Daniela e Sostene Schena e Riccardo Farchioni, provenienti da diverse parti d'Italia e specializzati nel settore gastronomico, a valutare ricette e preparazioni presso gli otto locali finalisti della prima edizione della competizione mirata a valorizzare il patrimonio della cucina elbana che si deve evolvere per adeguare i sapori della tradizione al gusto di una clientela sempre più attenta all’armonia dei gusti in corretto abbinamento ai vini.
Le otto proposte si possono dividere in tre fasce: la rivisitazione di antiche ricette elbane proposte da Oreste La Strega di Rio Marina, con la sburrita di baccalà; dalla Taverna dei Poeti con gli gnocchi di patate profumati al finocchietto selvatico con pescatrice in bianco; e dall’Osteria dei Quattro Rioni di Capoliveri, con una zuppetta di favolli e canocchie con cicoria di campo e cannellini. Ricette sbarcate dalla terraferma ed elaborate in chiave elbana dall’Osteria del Noce di Marciana, con i testaroli all’arzillo di mare e dalla Cantinetta di Porto Azzurro, con il cacciucco elbano. Proposte decisamente nuove come quelle presentate da St. James’s di Procchio con i maccheroni di pasta fresca e dadolata di ventresca di tonno; da Capo Nord di Marciana Marina con un patch word, che racchiudeva nella forma dell’Elba una riuscita mescolanza di crudité eterogenee di pesci elbani e dalla Tartuca di Portoferraio con involtini di gobbi (cardi) e acciuga fresca avvolti in sottili fette di lardo, lasciati imbiondire e serviti con salsa al finocchietto.
La sburrita di baccalà, antica colazione dei minatori elbani, rivisitata per adeguarla al gusto attuale, è stata giudicata la migliore interpretazione del tema e, nella mattina di domenica 8 maggio, in contemporanea con le fasi delle premiazioni per le regate, Claudio Candiani della Strega da Oreste ha ricevuto il "Primo Premio Elba Cup Food", per tutti gli altri un secondo posto ex aequo. Ad Attilio Adriani che, con lo chef Giorgio Morsiani conduce il ristorante Capo Nord, la giuria ha assegnato il premio di massimo gradimento per il locale che si affaccia sulla baia di Marciana Marina.
Il progetto, della Confcommercio, guidata da Luciano Marinari (che, nel suo ristorante alla Biodola, ha impressionato la giuria con una palamita in salsa di castagne, fuori concorso ma degna di grande attenzione) è un punto di partenza teso alla valorizzazione del patrimonio gastronomico, in particolar modo quello ittico, dell'isola e del resto dell'Arcipelago Toscano, e con un occhio di riguardo ai vini elbani.

Gianni Staccotti




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