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Vetrina del bere italiano a Bagnacavallo

Bagnacavallo, nel cuore della Romagna, è una città d’arte dalla singolare struttura sinuosa, con lunghe vie porticate, palazzi nobiliari ed edifici religiosi. Famosa per il ‘buon vino’, Trebbiano, Sangiovese, Albana, è anche patria di vitigni autoctoni di valore come il Bursôn, dalla grande personalità, un profumo intenso, dal sapore asciutto, armonioso e fruttato.
Proprio a Bagnacavallo, dal 1 al 3 giugno 2007, Convento di San Francesco (biglietto d’ingresso 16 euro, soci Slow Food 13 euro), si svolgerà ‘Figli di un Bacco minore?’, la rassegna nazionale dei vitigni autoctoni e di tradizione italiani con 250 vitigni, 400 cantine e 600 vini in degustazione. Giunta alla quinta edizione, questa rassegna vuole essere una vetrina nazionale per la migliore produzione enologica, derivata in purezza da vitigni autoctoni e di antica coltivazione. Una vetrina per difendere la biodiversità (in campo e in bottiglia) delle piccole e piccolissime produzioni. Novità di quest’anno un banco di assaggio dei vitigni italiani ed europei sottoposti a Presidio Slow Food: Moscato di Saracena, Moscato Passito di Strevi, Sciacchetrà delle Cinque Terre, Vino Santo Trentino, Rancio Secco di Roussillon (Francia), Malvasia di Sitges (Spagna), Spumante di pere Champagnere Bratbirne (Germania).
Per informazioni turistiche (al mattino, da lunedì a venerdì, sabato pomeriggio): Ufficio Turismo, tel. 0545.280898, turismo@comune.bagnacavallo.ra.it. Per l’acquisto di prodotti tipici da segnalare l’azienda biologica agrituristica ‘Celti Centurioni’ (via Crocetta 10, Bagnacavallo, tel. 0545.937382) presso la quale è possibile trovare, oltre al Bursôn, i rinomati ‘sabadoni’, dolce romagnolo imbevuto di ‘saba’ (sciroppo ottenuto dalla cottura lenta del mosto d’uva), realizzati esclusivamente con prodotti provenienti dalle coltivazioni dell’azienda.
www.figlidiunbaccominore.it
Testo e foto: Rosangela Castelli