AZIENDE E PRODOTTI

Garda Classico, un progetto per scommettere sul futuro
Presentato a Brescia “Il Vitigno e il Territorio”, il progetto pluriennale di comunicazione e pianificazione strategica recentemente adottato dal Consorzio Garda Classico ed approvato dall’assemblea dei soci.

“Il Vitigno e il Territorio” è il nome del progetto pluriennale di comunicazione e pianificazione strategica che il Consorzio Garda Classico ha presentato giovedì 27 marzo al Palazzo della Regione Lombardia, alla presenza del presidente Sante Bonomo, della vicepresidente e assessore all’agricoltura di Regione Lombardia Viviana Beccalossi, dell’assessore provinciale all’agricoltura Gianfranco Tomasoni. «Partendo dall’analisi di quanto sta accadendo nel contesto enologico mondiale – spiega il presidente Bonomo -, il progetto delinea delle chance importanti per il Garda Classico, con l’obbiettivo di individuare e rilanciare un’idea sintetica e comprensibile del prodotto enologico gardesano lombardo, oggi disperso in una grande quantità di tipologie».
Il punto di partenza è il territorio della Valtènesi, intesa come l’area morenica su cui ha trovato patria elettiva il Groppello, vitigno autoctono, padre di vini rossi di qualità e del Chiaretto. Il primo passo è quello di dare visibilità proprio al territorio, con lo slogan “Mettiamo l’accento alla Valtènesi”, che sintetizza la volontà di valorizzare i caratteri ambientali, umani e produttivi dell’area di riferimento, creando un comune linguaggio all’interno della filiera territoriale. I vini rossi mirano a raggiungere obiettivi qualitativi importanti, anche mediante lo sviluppo e l’uso di tecniche tradizionali come quelle della surmaturazione in vigna o dell’appassimento di parte delle uve. Il Groppello è il vitigno caratterizzante, ma non esclusivo: il progetto amplia e definisce le prospettive strategiche del progetto di ricerca sul Groppello, accelerando i tempi di risposta alle impellenti esigenze di riqualificare la proposta enologica del territorio gardesano.
Il percorso individuato, previsto su un arco temporale di tre-quattro anni, potrebbe condurre ad un unico vino rosso avente una nuova denominazione: Valtènesi. Il Chiaretto, dal canto suo, giocherà il ruolo di vino derivante da una tecnica peculiare del territorio, nata e affinatasi negli anni sulla riviera gardesana, e manterrà una propria autonoma valorizzazione nel contesto dei vini Garda Classico.
Il progetto dettaglia le ragioni, le caratteristiche e i requisiti necessari per raggiungere gli obiettivi, tra i quali evidenzia l’esigenza di azioni di aggregazione della produzione, come ha ben l’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Brescia Gian Franco Tomasoni , il quale si augura che anche altre realtà agroalimentari bresciane seguano l’esempio del Consorzio Garda Classico. Effetti positivi sono attesi, oltre che per gli operatori del settore, che necessitano di nuovi e redditizi sbocchi commerciali, anche per l’intero contesto economico del territorio gardesano ed in particolare sulle attività turistiche e nella tutela dell’ambiente. Pertanto è importante il coinvolgimento e la condivisione più ampia possibile degli obiettivi da parte di enti locali, istituzioni e di tutti i soggetti interessati.

Marco Rossi