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Il panettone perfetto? Ecco come lo spiega l'analisi sensoriale  
Da una ricerca del Centro Studi Assaggiatori il panettone ideale: morbido, ben lievitato e dall’aroma persistente. Meno determinanti canditi e uvette
 
Dal Centro Studi Assaggiatori, l’unità di ricerca sull’analisi sensoriale più avanzata e completa nel nostro paese, fondato nel 1990, arriva una ricerca su uno dei simboli del Natale: il panettone. Morbido, ben lievitato e dall’aroma persistente: questo il profilo ideale del panettone che piace. Canditi e uvette risultano invece meno decisivi nel determinare la piacevolezza. Fondamentale, quindi, la buona lievitazione - dipendente dal lievito utilizzato, dal tempo, dalle farine e dalla cottura - che è interpretata come sofficità. Un parametro valutabile visivamente attraverso l’osservazione dell’alveolatura, gli spazi vuoti presenti nella pasta: devono essere bolle relativamente fini, abbondanti e il più possibile regolari.
 “Molto importanti anche le caratteristiche olfattive: il profumo deve essere intenso e l’aroma molto persistente - ha commentato la ricerca il prof. Luigi Odello, presidente del Centro Studi Assaggiatori - E inoltre un tocco di vaniglia che aiuta la memoria a ripercorrere le vie dell’infanzia e dei regali sotto l’albero”. La ricerca completa sarà pubblicata nel prossimo numero de L’Assaggio, l’unica rivista italiana di analisi sensoriale, in uscita  a dicembre. Nello stesso numero, anche approfondimenti su liquirizia, zafferano, caffè e tè.Centro Studi Assaggiatori
 Uff. stampa: Carlo Odello
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