AZIENDE E PRODOTTI

Tiene l’export dei salumi italiani
Nei primi sei mesi inviate oltre confine 50 mila tonnellate, per un valore di 395 milioni di euro. Il comparto della salumeria segna un risultato migliore rispetto la media del settore alimentare. Spiccano gli incrementi di Austria, Belgio e Giappone
Tra i prodotti, ottime performance di Mortadella e Bresaola

Secondo i dati recentemente diffusi dall’Istat ed elaborati da ASS.I.CA. (Associazione Industriali delle Carni aderente a Confindustria), l’industria della salumeria italiana nel primo semestre 2009 ha sostanzialmente mantenuto le sue posizioni nell’export nonostante la crisi internazionale.
L’invio all’estero dei prodotti del settore, benché abbia registrato un lieve calo in quantità (-2,7%) ha comunque superato le 50mila tonnellate esportate, rimanendo in linea con i risultati raggiunti negli ultimi anni. Il valore delle esportazioni ha raggiunto i 395 milioni di Euro (-1,2%).
“Il risultato dell’export dei salumi italiani, non soltanto è risultato migliore di quello di molti settori della industria italiana ma, cosa più significativa, si è ancora una volta confermato al di sotto della media dell’industria alimentare (-5,4% in quantità e -5,5% in valore) caratterizzata dalle medesime doti anticicliche” – ha affermato il Presidente di ASS.I.CA, Francesco Pizzagalli
“Nel secondo trimestre l’attenuazione della già contenuta flessione registrata nel primo trimestre dell’anno e il consolidamento di alcuni trend positivi hanno confermato la capacità di reazione delle esportazioni nostro settore di fronte alle avverse condizioni congiunturali, e hanno lasciato filtrare spiragli di luce su un quadro complesso e delicato, caratterizzato da una profonda incertezza e da un generale raffreddamento degli scambi internazionali. Un fatto, questo, fondamentale perché in un periodo come quello attuale, in cui per il nostro Paese l’uscita dalla crisi appare ancora lontana e i consumi domestici si mantengono deboli, una tenuta delle esportazioni rappresenta una importante risorsa su cui poter contare” ha concluso Pizzagalli.




OTTIMO RISULTATO DI MORTADELLA E BRESAOLA.


Ottima la performance della mortadella. Nel primo semestre 2009 le spedizioni di questo prodotto hanno sfiorato le 10.600 tonnellate (+5,8%), per un valore di oltre 37,5 mln di euro (+6,2%).
Decisiva per il buon risultato di questa categorie è stata,ancora una volta, la domanda dei Paesi terzi cresciuta del 21,4%. Fra i mercati extracomunitari spiccano, in particolare, gli incrementi di Croazia (+41,2% per 952 tonn.), Libano (+14,2% per 436 tonn) e Svizzera (+7,4% per 310 tonn).
Si è consolidata in questo semestre anche la ripresa delle esportazioni di Bresaola. Grazie all’ulteriore progresso messo a segno nel secondo trimestre, nel periodo gennaio- giugno le spedizioni di questo prodotto hanno superato il ragguardevole traguardo delle 1.130 tonnellate (+13,3%) per un corrispettivo di oltre 18,7 milioni euro (+17,4%).
Austria, Belgio e Giappone sugli scudi. Tengono Germania e Inghilterra.
All’interno del mercato unico, tengono Germania (-1,8%) e Regno Unito (-0,8%), mentre mostra un calo la Francia (-14,6%), penalizzata soprattutto dal calo delle esportazioni dei prosciutti crudi con osso. Fra i mercati positivi, da segnalare gli invii verso l’Austria con 4.500 tonn (+8,1%) e i 28,6 milioni di euro (+11,6%). All’incremento delle spedizioni di prosciutti crudi e speck (+3,1%) - tradizionale volano del nostro export verso questo paese - si sono aggiunti gli interessanti aumenti di salami (+22,5%) e prosciutti cotti (+17,5%) il Belgio (+12,9% in quantità), grazie ai buoni risultati di salami, mortadella e prosciutti cotti, Slovenia (+28,5%) e Malta (+18,8%).
Per quanto concerne i mercati Extra UE, nei quali si sconta il calo dell’export verso gli USA (-15%) penalizzato dal super euro, da sottolineare la buona performance verso la Croazia. Gli invii di prodotti della nostra salumeria verso questo mercato, trainati dalle spedizioni di mortadelle, hanno infatti raggiunto, nel periodo considerato, l’importante traguardo delle 1.670 tonn. (+12,6%) per un fatturato di oltre 4,8 milioni di euro(+1,6%). Positivi sono apparsi anche gli invii verso il Giappone (+10,8% e +7,5%) e Hong Kong (+17,4% e +8,3%). Hanno chiuso in aumento, infine, anche le spedizioni verso il Libano (+13,1% in quantità e +20,8% in valore) e si sono confermate molto dinamiche quelle verso le principali economie dell’America Latina in particolare Argentina (+107,9%.) e Brasile (+5,7%).

EXPORT PER PRODOTTO

Prosciutti crudi
Gli invii di prosciutti crudi (compresi speck, coppe e culatelli) nel periodo gennaio- giugno 2009 hanno mostrato una flessione sostanzialmente in linea con quella evidenziata nel primo trimestre: -6,5% in quantità e -3,3% in valore. Le esportazioni all’estero, fra prodotti con e senza osso, nel periodo di riferimento si sono fermate a 21.960 tonnellate per un valore di circa 205milioni di euro.
All’interno del mercato unico, con riferimento ai quantitativi esportati e ai principali mercati di destinazione, ha continuato a mostrare un risultato negativo la Francia (-19,6%), mentre hanno evidenziato risultati positivi Germania (+3,1%), Austria (+3,1%) e Belgio (+2,1%).
Determinante per il calo della Francia, rimasta comunque nostro principale partner commerciale, si è confermata la flessione negli invii di prosciutti in osso scesi a circa 1.580 tonn. dalle oltre 2.700 dell’analogo periodo del 2008 (-41,9%) cui si è affiancata anche una contrazione dei prodotti disossati.
All’interno della UE un segnale positivo è arrivato anche dal Regno Unito, nonostante il periodo gennaio–giugno abbia fatto registrare una flessione del -2,1%, infatti, nel secondo trimestre il trend degli invii si è invertito tornando in terreno positivo.
Oltre i confini comunitari la situazione è risultata più difficile, con la sola eccezione della Svizzera (+5%), infatti, sono risultati in flessione gli invii verso tutti i principali mercati: USA (-15,2% in quantità e –9,9% in valore), Croazia (-11,5% e –5,5%) e Giappone (-3,7% e –2%).

Salami
Primo semestre ancora in flessione anche le esportazioni di salami. Le spedizioni di questi prodotti si sono attestate intorno alle 8.990 tonn. dalle 9.340 dell’analogo periodo del 2008 (-3,7%) per un valore di circa 83,7 milioni di euro (-1,2%).
A far pendere l’ago della bilancia verso il segno meno sono state sono state ancora le flessioni evidenziate da Germania (-12,7% in quantità per oltre 2.800 tonn e -7,5% in valore) e Svizzera (-4,3%), rispettivamente primo e terzo mercato di riferimento cui si è aggiunto anche il risultato negativo della Francia (-12,9%)
Hanno contribuito positivamente, invece, mostrando ancora un buon ritmo, le spedizioni verso Austria (+22,5%) e Belgio (+38,7%) rispettivamente quarta e quinta piazza di riferimento

Mortadella e Wurstel

Ottima la performance della mortadella. Nel primo semestre 2009 le spedizioni di questo prodotto hanno sfiorato le 10.600 tonnellate (+5,8%), per un valore di oltre 37,5 mln di euro (+6,2%).
Decisiva per il buon risultato di questa categorie è stata,ancora una volta, la domanda dei Paesi terzi cresciuta del 21,4%. Fra i mercati extracomunitari spiccano, in particolare, gli incrementi di Croazia (+41,2% per 952 tonn.), Libano (+14,2% per 436 tonn) e Svizzera (+7,4% per 310 tonn).
Positivo ma più modesto il risultato messo a segno nel mercato comunitario (+0,9% in quantità e + 4,2% in valore), dove è proseguito il rafforzamento soprattutto sui mercati tradizionalmente meno “sfruttati”. All’interno del mercato unico le flessioni registrate sui primi 3 mercati di riferimento Francia (-8,1%), Spagna(-6,1%) e Germania (-2,7%) e su molti altri mercati minori sono state ampiamente compensate dagli incrementi di Regno Unito (+98,7%), Slovenia (+41,2%), Belgio (+19,4%), Malta (+15,1%) e Grecia (+0,6%).

Prosciutto cotto
Stabili rispetto al primo semestre 2008 gli invii di prosciutto cotto. Nel complesso dei primi sei mesi dell’anno, infatti, le esportazioni di questi prodotti si sono attestate sulle 4.800 tonnellate (+0,2%) per un valore di 31,7 milioni di euro (-0,7%).
Analogamente a quanto rilevato per il primo trimestre, sono risultati maggiormente dinamici gli scambi intracomunitari cresciuti dell’1,6% in quantità e dello 0,9% in valore, mentre è proseguita la caduta sui mercati extracomunitari.
All’interno del mercato unico in flessione sono apparsi gli invii verso Francia (-0,3%), Regno Unito (-25,8%) e Spagna (-12,2%) più che compensati dagli incrementi di Germania (+5,6%) Austria (+17,5%) e Belgio (+22,3%).
Fra i Paesi terzi sono risultati in calo i primi due mercati di destinazione: Svizzera (-12,3%) e USA (-22,8%), la prima sfavorita dal confronto con un buon primo semestre 2008 la seconda dalle note vicende Paese.

Pancette
Discreto il risultato delle pancette che – grazie al buon parziale del secondo trimestre- nel periodo gennaio- giugno hanno toccato quota 1.290 tonn (+1,3%) per un corrispettivo di circa 8,8 milioni di euro (-5,9%). Un risultato notevole soprattutto se si considera che l’incremento, in termini di quantità inviate, si somma a quello già rilevante registrato nell’analogo periodo del 2008 (+16,6%), ma che indubbiamente ha comportato un sacrificio in termini di fatturato.
Penalizzati dal confronto con gli eccezionali risultati maturati nel primo semestre dello scorso anno, hanno mostrato un andamento cedente i primi due mercati di riferimento: Regno Unito (-2,5%) e Francia (-15,2%). Il primo penalizzato dalla difficile situazione economica del Paese e dal cambio assai più sfavorevole rispetto al recente passato, la seconda da un generale rallentamento della domanda di salumi. In crescita si sono confermati, invece, gli invii verso Germania (+18,4%), Belgio (+26%) e soprattutto Austria (+182,3%)

Bresaola
Si è consolidata, nel primo semestre del 2009, la ripresa delle esportazioni di Bresaola. Grazie all’ulteriore progresso messo a segno nel secondo trimestre, nel periodo gennaio- giugno le spedizioni di questo prodotto hanno superato il ragguardevole traguardo delle 1.130 tonnellate (+13,3%) per un corrispettivo di oltre 18,7 milioni euro (+17,4%). Il settore sembra aver superato le difficoltà incontrate nel 2008, quando la drastica riduzione degli allevamenti brasiliani abilitati a fornire carni alla UE aveva fatto lievitare i prezzi della materia prima penalizzando anche le esportazioni.
Un sostegno essenziale alla performance di questo prodotto è stato fornito dalla domanda di Germania (+60,2% in quantità e +50% in valore) e Francia (+19,0% e +23,3%) rispettivamente secondo e terzo mercato di destinazione. In contrazione, invece, sono risultati gli invii verso la Svizzera (-8,0% in quantità ma +14,8% in valore) che rimane, comunque, saldamente in testa alla lista dei nostri mercati di destinazione.



Export per Paese - Unione Europea

Per quanto concerne i principali mercati di riferimento, gli scambi intracomunitari, hanno confermato la flessione già evidenziata nel primo trimestre Nel periodo gennaio – giugno, infatti, le esportazioni verso la UE si sono fermate a quota 40.700 tonn. dalle circa 42.100 del primo semestre 2008 (-3,3%) per un fatturato di oltre 316,6 milioni di euro (-1,7%). Nel secondo trimestre tuttavia il trend, pur mantenendosi negativo, ha mostrato un miglioramento rispetto al trimestre precedente.

All’interno del mercato unico i flussi esportativi hanno continuato ad essere caratterizzata da cali che, tutto considerato, possono essere ritenuti “fisiologici” e che in parte sono stati compensati da alcune buone performance.



In un quadro piuttosto fluido desta qualche preoccupazione la situazione dell’export verso la Francia. Gli arrivi dei nostri salumi oltralpe, hanno evidenziato ancora un marcato calo
(-14,6% in quantità e -8,6% in valore). Su questo risultato ha indubbiamente continuato a pesare il forte calo della domanda di prosciutti crudi in osso, che ormai da qualche trimestre sta caratterizzando gli scambi, ma ha continuato ad influire anche una più generale contrazione della domanda di salumi italiani.

Negativa, ma decisamente più incoraggiante è risultata la performance verso la Germania. Nel complesso dei primi sei mesi dell’anno, infatti, gli invii dei nostri salumi verso il nostro primo mercato di riferimento si sono attestati sulle 10.500 tonn. facendo registrare una flessione del –1,8% per un fatturato di oltre 86,1 milioni di euro +0,5%. Il mercato tedesco, a dispetto di questa calo, contenuto e in attenuazione, dovuto essenzialmente ai decrementi nella domanda di salami e in misura minore di mortadella ha visto una generale ripresa della domanda di tutti i principali prodotti della nostra salumeria in particolare prosciutti crudi, prosciutti cotti e bresaola.

Segnali positivi sono arrivati anche dal Regno Unito, nonostante il risultato del semestre sia stato ancora negativo, grazie al recupero evidenziato nel secondo trimestre, la flessione in termini quantitativi è risultata piuttosto esigua (-0,8% per poco meno di 4.900 tonn) mentre, penalizzata dal meno favorevole andamento del cambio sterlina/euro è risultata più opaca la performance in termini di valore (-9,5% per circa 49,3 milioni di euro).
Molto buona è risultata, ancora, la dinamica degli invii verso l’Austria arrivati a superare le 4.500 tonn (+8,1%) e i 28,6 milioni di euro (+11,6%). All’incremento delle spedizioni di prosciutti crudi e speck (+3,1%)- tradizionale volano del nostro export verso questo paese - si sono aggiunti gli interessanti aumenti di salami (+22,5%) e prosciutti cotti (+17,5%).

Fra i mercati in aumento da segnalare anche il Belgio (+12,9% in quantità), grazie ai buoni risultati di salami, mortadella e prosciutti cotti, Slovenia (+28,5%) e Malta (+18,8%).
Sono risultati in flessione, infine, Spagna (-7,1%) - penalizzata dal calo della mortadella in parte dovuto all’effetto confronto con il buon primo semestre 2008; Grecia (-2,0%)e Paesi Bassi (-14,9%).

Export per Paese - Extra UE
 
Gli scambi con i paesi extra UE, a differenza di quanto rilevato per quelli intracomunitari, nel complesso dei sei mesi, sono risultati in linea con quelli dell’analogo periodo del 2008 per quanto concerne le quantità (9.492 tonnellate contro le 9.486 del primo semestre dell’anno precedente +0,1%) e in aumento per quanto riguarda i valori (oltre 78,2 milioni di euro+0,8%).

Tra i Paesi terzi sono risultati ancora in calo gli invii verso i nostri due principali mercati di riferimento: Svizzera (-1,2% per oltre 2.250 tonn. e +7,7% per 28,9 milioni di euro) USA (-15,2% per 1.590 tonn. e -9,7% per 17, 6 milioni di euro). Gli USA , considerando i quantitativi inviati, diventano il nostro terzo mercato di riferimento extra UE dopo la Croazia mentre sono rimasti saldamente al secondo posto con un fatturato oltre 3 volte superiore rispetto a quello realizzato sul mercato croato.

In flessione inoltre sono risultati anche Federazione Russa (-35,8% e -36,3%), Bosnia (-28,7% e 48,5%), e Canada (-9,2% e -8,4%).



Per quanto concerne i mercati in aumento da sottolineare la buona performance verso la Croazia. Gli invii di prodotti della nostra salumeria verso questo mercato, trainati dalle spedizioni di mortadelle, hanno infatti raggiunto, nel periodo considerato, l’importante traguardo delle 1.670 tonn. (+12,6%) per un fatturato di oltre 4,8 milioni di euro(+1,6%).
Positivi sono apparsi anche gli invii verso il Giappone (+10,8% e +7,5%) e Hong Kong (+17,4% e +8,3%). Hanno chiuso in aumento, infine, anche le spedizioni verso il Libano (+13,1% in quantità e +20,8% in valore) e si sono confermate molto dinamiche quelle verso le principali economie dell’America Latina in particolare Argentina (+107,9%.) e Brasile (+5,7%).