Si è tenuta a Milano, presso il raffinato Daniel Canzian Ristorante, la cerimonia ufficiale di nomina dello chef Daniel Canzian come Ambasciatore dello Stoccafisso Norvegese in Italia. Un riconoscimento che unisce due culture gastronomiche diverse ma profondamente affini: quella nordica, fatta di mare e vento, e quella italiana, capace di trasformare un prodotto povero in un capolavoro di gusto e memoria collettiva.
La nomina è stata conferita dal Norwegian Seafood Council, ente pubblico norvegese che promuove i prodotti ittici del Paese nel mondo. L’ufficio italiano del Consiglio ha sede proprio a Milano, ed è rappresentato da Tom Jørgen Gangsø, Director for Italy, e Jennifer Mazzilli, Marketing Advisor. Il Council svolge un ruolo fondamentale nel diffondere la conoscenza e il consumo dei prodotti contrassegnati dal marchio “Seafood from Norway”, attraverso analisi di mercato, attività di comunicazione e programmi di marketing mirati a valorizzare la qualità e la sostenibilità della pesca norvegese.
Lo stoccafisso, protagonista della cerimonia, nasce dal merluzzo artico (skrei) pescato nelle fredde acque del Mare di Barents. Dopo la pesca, il pesce viene essiccato naturalmente all’aria aperta per circa tre mesi su rastrelliere di legno, sfruttando il clima costiero e i venti artici. Nessun additivo, nessun sale: solo vento, sole e tempo. Segue una lenta maturazione che ne concentra i sapori e ne preserva le proprietà nutrizionali. Ogni esemplare è poi classificato dai Vraker, esperti selezionatori che ne determinano la qualità secondo criteri di peso, colore e aroma.
Il risultato è un prodotto unico, riconosciuto con la denominazione IGP “Stoccafisso delle Isole Lofoten”, emblema della perfetta armonia tra natura e maestria umana. Lo stoccafisso è anche il primo prodotto esportato nella storia della Norvegia, navigando verso l’Europa sin dall’epoca vichinga. Giunto in Italia nel medioevo, ha trovato terreno fertile in una cultura gastronomica che ne ha fatto un simbolo di convivialità e identità: dal baccalà mantecato veneziano al piscistoccu alla ghiotta messinese, fino alle più recenti interpretazioni gourmet.
Una curiosità che racconta la forza di questo legame: oltre il 70% dello stoccafisso norvegese esportato nel mondo è destinato all’Italia, dove viene apprezzato da nord a sud fin dal Quattrocento, quando furono i veneziani a scoprirlo e diffonderlo. Ancora oggi i produttori norvegesi conoscono così bene i gusti regionali italiani da inviare partite di qualità differenziate a seconda delle abitudini culinarie locali.
Durante la cerimonia, Daniel Canzian — allievo di Gualtiero Marchesi, di cui porta avanti la lezione di eleganza e semplicità — ha presentato alcuni piatti iconici del suo percorso: gli Ambrogini dorati, bon bon di riso e zafferano avvolti da una sottile sfoglia d’oro, omaggio al suo maestro e alla città di Milano, insieme a due creazioni dedicate al protagonista della giornata: gnocchi di patate dorati con ripieno di stoccafisso mantecato serviti “in sughet” e stoccafisso norvegese in umido di carote e zenzero.


Con questa nomina, Daniel Canzian entra nella rete internazionale di chef che rappresentano la qualità del pesce norvegese nel mondo. Un ruolo che celebra il dialogo tra la cultura gastronomica del Nord e quella del Sud d’Europa, ricordando che — tra vento artico e fuoco dei fornelli italiani — lo stoccafisso resta un ponte millenario di sapori e civiltà.





























