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Sono sette i produttori della DOC Villamagna, una denominazione riconosciuta nel 2011 e, quindi, piuttosto giovane nel comparto vinicolo. Il comune denominatore di queste aziende è sicuramente l’amore sconfinato per il proprio territorio, infatti il progetto che da qualche decennio punta ad ottenere la denominazione Villamagna è principalmente un lavoro di valorizzazione di un territorio prima che di un vino.

Ma quali sono le caratteristiche del Villamagna DOC? Si tratta di un vino rosso che ha come “spina dorsale” il vitigno Montepulciano che, da disciplinare, deve essere utilizzato in produzione per almeno il 95%. Da questo prende tutta la sua forza, la potenza e la persistenza e a queste basi aggiunge una grande eleganza che proviene dal terroir selezionato e da un lavoro in vigna che ha sposato (dagli anni ’60) il principio della bassa produzione a favore dell’eccellenza, esempio unico sul territorio abruzzese.

Segue poi una grande attenzione in fase di affinamento che distingue le due uniche tipologie; la tipologia Base che deve avere un affinamento minimo di dieci mesi a partire dal 1° novembre dell’anno della raccolta e un grado alcolico minimo del 13% e la Riserva che deve avere invece una maturazione minima di 24 mesi e una percentuale alcolica minima del 13,5%.

In quale ristretto territorio sono collocate le sette cantine che sono tutte Cantine storiche, vista la vocazione alla viticoltura della zona che è a dir poco antichissima?

Si trovano nell’intero comune di Villamagna e in parte dei comuni di Bucchianico e Vacri, in particolare la collina denominata “La Torretta”, in provincia di Chieti, in Abruzzo, in un’area complessiva di 85 ettari con caratteristiche uniche. Si parte da una combinazione di due tipi di terreni: sabbioso-argillosi e calcareo-marnosi, a seguire una parte importante la fanno le brezze marine del mare Adriatico, distante una decina di chilometri e quelle che provengono invece del massiccio della Maiella, che si trova circa alla stessa distanza. Da ultimo i vitigni devono avere un’esposizione a sud-est o sud-ovest e altitudini comprese fra 30 e 180 metri, sono esclusi quelli esposti a nord e quelli lungo gli alvei dei corsi d’acqua Foro e Serepenne.

Tutte queste meravigliose combinazioni naturali, unite al lavoro dei produttori, elevano il vitigno Montepulciano d’Abruzzo già di per sé eccellente e regalano al Villamagna DOC profumi complessi, morbidezza, longevità, colore intenso, persistenza, alta qualità e tipicità, caratteristiche che rendono il conseguimento della DOC più che meritato.

Un vino che negli abbinamenti a tavola rivela anche una grande versatilità, con l’eleganza e le note speziate e leggermente balsamiche capaci di accompagnare le preparazioni raffinate e fine dining, e con la struttura e il nervo giusti per abbinarsi ai sapori robusti di una cucina territoriale che propone carni, salsiccia, paste ripiene e formaggi stagionati.

Due ultime cose degne di nota, i sette produttori di Villamagna DOC che sono: AgriCosimo, Cantina Sociale Villamagna, Cascina del Colle, Palazzo Battaglini, Piandimare, Torre Zambra e Valle Martello, si sono dati una regola non scritta che è quella di non attribuire ai vini nomi di fantasia ma di valorizzare il nome della DOC Villamagna e di continuare il viaggio comune verso la DOCG che si intravede già all’orizzonte.

di Clara Mennella – ASA