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Negli allevamenti di bovine da latte italiani l’innovazione tecnologica ricopre ormai un ruolo fondamentale. Ma per ottenere i migliori risultati in termini di produttività e redditività aziendale, sfruttando tutte le potenzialità offerte, è necessario partire da scelte razionali in linea con la tipologia di allevamento, la destinazione produttiva del latte, le dimensioni dell’azienda. Non prima di avere in qualche modo assemblato tutte le informazioni raccolte dai vari sistemi tecnologici adottati, in un sistema che favorisca il totale controllo dell’attività dell’animale per capire dove eventualmente occorre intervenire per migliorare.

È questo uno degli obiettivi del Progetto triennale “Latte Digitale”, inserito nel Programma di sviluppo rurale della Lombardia, avviato poco più di un anno fa che vede coinvolti il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) e il Crpa (Centro ricerche produzioni animali) oltre alle tre aziende zootecniche che hanno messo a disposizione la loro realtà imprenditoriale per la relativa sperimentazione.

Nel ricco calendario di eventi tecnico-scientifici online previsti  nel corso dalle Fiere Zootecniche Internazionali Special Edition di Cremona (3-5 dicembre 2020) – www.fierezootecnichecr.it –  si terrà un seminario dedicato al progetto “Latte Digitale” a cui per il Crea parteciperanno Fabio Abeni e Giacomo Pirlo, il primo referente scientifico del progetto, insieme ad Alberto Menghi e Alessandro Gastaldo del Crpa e ai titolari delle tre aziende coinvolte, impegnate differentemente nella produzione di latte per Grana Padano, Parmigiano Reggiano e  latte alimentare (Giovedì 3 dicembre ore 15.45).

“La grande innovazione di questo progetto – spiega Fabio Abeni – è rappresentata dall’utilizzo contemporaneo delle informazioni che arriveranno dalle diverse aziende e che dovremo far interagire tra loro. I tre allevamenti coinvolti vantano già la presenza di sistemi tecnologici innovativi e quindi si è trattato in alcuni casi di integrare ma anche di introdurre qualche nuovo sistema, tutti scelti liberamente dai titolari delle aziende. Lo scopo è quello di raggiungere il miglioramento della sostenibilità ambientale, sociale ed economica dell’allevamento, un obiettivo che sarà sempre più cogente”.

Pedometri, software gestionali, robot di mungitura – laddove i disciplinari di produzione li contemplino – distribuzione automatizzata dell’alimento sono solo alcune delle innovazioni tecnologiche che oggi il mercato mette a disposizione delle aziende zootecniche, a volte bersagliate da molteplici proposte commerciali che devono sempre preventivamente essere ben valutate, “perché prima di affrontare un determinato tipo di investimento – puntualizza Alberto Menghi del Crpa – occorre analizzare scrupolosamente i bilanci economici aziendali e stabilire quali sono gli elementi legati ai costi/benefici dell’innovazione che si intende introdurre in allevamento. È infatti importate essere consapevoli che non tutte le realtà aziendali hanno le caratteristiche per investire in una determinata innovazione tecnologica. Se l’obiettivo del progetto Latte Digitale è quello di migliorare la sostenibilità ambientale, economica e sociale dell’azienda, la prima sostenibilità da verificare deve essere proprio quella relativa alla capacità dell’allevamento di sostenere l’investimento individuato”.

“A questa prima fase del progetto – interviene Fabio Abeni – seguirà un’indagine per valutare la situazione esistente in tema di innovazione tecnologica sull’intero territorio regionale della Lombardia per capire come si articola il recepimento di determinate innovazioni anche nelle zone prealpine e montane, dove ovviamente la zootecnia bovina da latte ha connotati e indicatori ben diversi da quelli della pianura. Una sfida interessante e un progetto innovativo perché riesce a combinare gli investimenti con la ricerca applicata”. 

Pur condizionate dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona offriranno anche in questa Special Edition occasioni e spunti di approfondimento tecnico-scientifico di altissimo livello. La rassegna si articolerà sull’hashtag #lazootecnianonsiferma e a dimostrazione della centralità del suo ruolo nel panorama zootecnico nazionale e internazionale proporrà anche quest’anno la Mostra zootecnica con la sfilata di circa 300 tra i migliori soggetti, provenienti da 51 allevamenti, appartenenti alle razze Holstein, Red Holstein, Bruna e Jersey: il 14 dicembre prossimo, infatti, in un filmato trasmesso sui canali social di CremonaFiere gli animali in gara sfileranno per contendersi il titolo di campionessa dopo essere state valutate da due giudici internazionali.

Per partecipare al Seminario “Latte Digitale” – Sostenibilità dell’allevamento bovino: la forza delle tecnologie digitali” è sufficiente andare sul sito www.fierezootecnichecr.it, cliccare su eventi e successivamente su programma eventi; selezionare l’evento e cliccare su “clicca qui”.