IL VIAGGIO GASTRONOMICO

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Volterra e dintorni: una Toscana tutta da scoprire e da gustare

Non c’è da stupirsi se la Toscana è da sempre una terra amata da pittori e poeti: ha i paesaggi più pittoreschi, più vari e più dolci che si possano immaginare. Inoltre è ricca di storia, come testimoniano le numerose dimore nobili, tuttora bellissime, le città fortificate e i grandi tesori d’arte nei musei e fuori. Sopravvive in molti luoghi toscani un artigianato di grande pregio e un innato gusto per il bello. Le specialità gastronomiche sono tali e tante da incantare ogni visitatore, e l’ospitalità è cordiale e schietta. Allora colpisce il fatto che solo il 6 % del reddito della regione provenga dal turismo. Sicuramente è un settore che ha moltissimo da offrire e merita di essere meglio conosciuto.
Davvero felice, dunque, l’idea di organizzare un educational tour per i colleghi della stampa agroalimentare, in particolare dell’A.S.A., nel cuore della Toscana, cioè a Volterra e dintorni. Un folto gruppo di giornalisti specializzati ha potuto visitare la zona dall’1 al 4 ottobre, ospitati splendidamente nel Park Hotel Le Fonti e accolti con grande cordialità dai proprietari, la famiglia Bessi. L’organizzazione era perfetta sotto tutti gli aspetti, grazie alla collaborazione del collega A.S.A. Giancarlo Pastore.
L’educational è stato organizzato in occasione della dodicesima edizione di Volterragusto, una manifestazione che si protrae per diversi fine settimana in autunno e altri in primavera, dal 2010 (www.volterragusto.com). Intorno a questa manifestazione è stato costruito l’Educational Tour “Gusti di Volterra 2009”, e sono state numerose le occasioni per approfondire la conoscenza dei prodotti tipici locali e anche per degustarli. Gli stand sotto tendoni, in realtà, erano in numero abbastanza limitato, ma la gradevole sorpresa era il percorso, attraverso strade e vicoli di Volterra, entrando nei cortili e androni di antichi palazzi nobili: era lì che numerosi altri produttori si sono dati appuntamento, offrendo quindi un percorso culturale a tutto tondo.
Le tre ottime cene nel Park Hotel Le Fonti sono state altrettante occasioni per conoscere meglio la cucina locale e regionale, con una grande varietà di prodotti – dai più rustici ai più raffinati – preparati magistralmente dalla Chef Betty Simoncini e presentati con dovizia di particolari dal Primo Maitre Francesco dell’Aiuto. E sempre in Hotel una degustazione di vini del Podere La Regola.
I pranzi sono stati offerti presso agriturismi e/o produttori della zona. Così abbiamo potuto visitare un’azienda casearia e degustarne poi i prodotti nella “Fattoria di Lischeto”; ammirare la passione e lungimiranza della famiglia Del Duca e degustare alcuni prodotti della loro azienda agricola Marcampo, quali prosciutto, salame, controfiletto e originalissime confetture, tra cui quella di Merlot, nonché degli splendidi vini rossi. E, sorpresa tanto più gradita quanto inaspettata, un pranzo rustico dai sapori memorabili consumato nell’oleificio Cooperativo fra Coltivatori Diretti, a Pian dei Gelsi di Volterra, dopo aver assistito alla prima spremitura della stagione di olive appena arrivate. Naturalmente abbiamo atteso con trepidazione l’uscita del primo olio per coglierne fragranza e gusto; non a caso l’olio di oliva toscano è tra i più rinomati al mondo: verde con riflessi dorati, di media corposità, odore e sapore fruttato.
Altro protagonista di Volterragusto è il tartufo bianco toscano. Anche in questo caso siamo arrivati proprio ai primissimi giorni di raccolta e abbiamo potuto assistere alla ricerca del pregiatissimo tubero. Infatti è un privilegio raro perché i tartufai serbano gelosamente i propri segreti sul come addestrare il cane e sul dove cercare i tartufi per poi estrarli con un apposito attrezzo. La ricerca dei tartufi è una passione che richiede molto impegno ma che, nelle annate buone, può dare grandi soddisfazioni.
VOLTERRA: UNA CITTÀ AMABILE. La sua storia risale ad almeno tremila anni fa, quando fu fondata dagli Etruschi; alcuni resti delle mura sono tuttora presenti e si integrano armoniosamente con la parte romana, medioevale e rinascimentale perché mura, case e monumenti sono costruiti tutti quasi esclusivamente con la locale pietra chiamata panchina o panchino, di origine calcarea, dal color ocra caldo, con qualche aggiunta di marmo o granito. Volterra, infatti, significa città di pietra ed è inoltre uno scrigno di tesori, da scoprire con calma – certamente non con un turismo “mordi e fuggi”. Il palazzo dei Priori nella omonima piazza è uno dei più antichi palazzi comunali della Toscana; la piazza e le vie sono da “conquistare” in tutte le ore della giornata, con occhio e cuore aperti. I dintorni sono davvero incantevoli, con vista sulla Val di Cecina, i soffioni di Larderello (pennacchi di fumo bianco che spuntano lungo la collina di fronte, anche se buona parte viene ormai incanalata per la produzione di energia elettrica), dolci colline e aspri calanchi, balze e fosse terrigne, particolari conformazioni del territorio antico.
A rendere ancora più affascinanti alcuni scorci della città e dei dintorni vi sono le istallazioni di Mauro Staccioli, un artista nativo di Volterra ma ormai famoso in tutto il mondo. Egli ha voluto dedicare alla sua terra una mostra chiamata “Luoghi d’Esperienza”, un seguito alla sua personale “Sculture in città” a Volterra nel luglio 1972. Istallazioni dalle forme geometriche essenziali, di molti metri in altezza e/o larghezza, sistemate in luoghi significativi, coinvolgono emotivamente anche chi è digiuno di arte moderna: il messaggio dell’arte va oltre la comprensione e la conoscenza. Del resto, i nostri dotti accompagnatori ci spiegano che sempre tutta l’arte che per noi oggi è classica e acquisita, era rivoluzionaria per i suoi contemporanei e a volte non immediatamente accettata.
Volterra si trova proprio nel cuore della Toscana: il turista che voglia esplorare la regione può da qui raggiungere Firenze, Siena, Pisa, San Gimignano e molti altri luoghi di grande attrazione in meno di un’ora – per poi ritirarsi in siti raccolti e silenziosi.
Volterra è anche città di alabastro. Da secoli nei suoi dintorni si estraggono i blocchi dell’alabastro più pregiato che viene poi lavorato da artigiani ed artisti. La storia della famiglia Bessi, proprietaria del Park Hotel Le Fonti, affonda le sue radici proprio in quella dell’alabastro. Tra i Maestri dell’arte figurano molti Bessi, e così anche il negozio tuttora presente nella città. Il pregevole volume “Il Terzo Masso – Gente e alabastro di Volterra” (G. Cavallo e C. Ginesi) presenta l’avvincente storia in modo scorrevole.
L’aspetto che forse colpisce di più, in questo territorio, è però la sua gente: schietta, dalla battuta pronta, e tanto cordiale e ospitale. Arrivederci, Volterra!

Gudrun Dalla Via


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