IL FALSO ITALIANO

A cura di Roberto Rabachino


Crollo delle frodi sull’olio

Il fatto che sono crollate del 35 per cento le frodi nell’extravergine di oliva significa che per difendere il Made in Italy occorre accelerare sull’entrata in vigore dell’obbligo di indicare la provenienza in etichetta in tutti i prodotti alimentari a partire dal latte e dai suoi derivati.
E’ quanto afferma il comandante dei carabinieri dei Nas (Nuclei antisofisticazione e sanità) Generale Cosimo Piccinno, secondo il quale dal luglio a dicembre 2009 le frodi nel settore dell'olio extravergine di oliva sono diminuite del 30-35 per cento grazie all'entrata in vigore del regolamento sull'indicazione obbligatoria dell'origine in etichetta.

Si tratta di un segnale importante che conferma la necessità di stringere le maglie della normativa a livello nazionale e comunitario per valorizzare e difendere i primati del Made in Italy e garantire la sicurezza alimentare dei cittadini.

Il danno ai consumatori e alle imprese agricole italiane causato dal falso Made in Italy a tavola, in Italia e all’estero, dovuto alla vendita di prodotti alimentari pagati come italiani senza esserlo e’ stimato in 70 miliardi e riguarda in Italia due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta e oltre un terzo della pasta che è ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all’insaputa dei consumatori.


Roberto Rabachino
Presidente ASA

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