SOSTE GOLOSE

A Torino rinasce l’Antica Trattoria del Mercato
In 300 armati di piatti e bicchieri a difendere il buongusto italiano:
così risorge un'antica trattoria torinese

Si dice che fossimo in 300, ma cercare di contare quella marea di invitati era impossibile e indubbiamente erano molti di più, non a caso molti erano in attesa fuori dal locale.
Un popolo di buongustai che si aggirava nelle salette del ristorante e armato di piatti, forchette e bicchieri, spaziava dagli antipasti ai dolci, tra le numerose golosità posizionate su tavoli e mensole e terminava il viaggio del buongusto ai tavoli deliziosamente "camuffati da romantica cenetta a lume di candela".
Siamo a Torino, in Corso Peschiera, all'Antica Trattoria del Mercato che ha inaugurato il nuovo locale.
Rinasce "così", con successo di pubblico e di critica una trattoria che, come afferma la nota giornalista torinese Elena Del Santo, "dagli Anni Cinquanta e fino agli Ottanta era considerata un'istituzione".
Siamo nel 1953 quando Steno Secondi rileva il locale che in breve diviene uno dei più noti ritrovi per buongustai di Borgo San Paolo.
Nel corso degli anni questa tipica trattoria da mercato si trasforma in un elegante salotto dove la "Torino bene" si ritrova per rilassanti cene con menù tipici piemontesi e siciliani, senza tralasciare quegli accostamenti tra le due culture abbinando sapientemente i piatti in una creatività dal "doppio sapore di mare siciliano e di terra piemontese". Accanto alla trattoria-ristorante nasce l'Hotel Universo, a tre stelle.
Steno, con la moglie Maria, diventano un'icona della Torino gastronomica, poi, d'improvviso quasi come se un colpo di bacchetta magica l'avesse cancellata, negli anni Ottanta... sparisce per ritornare a risplendere oggi presentandosi alla clientela... "vestita a nuovo".
Maria vuole garantire la continuità di quella che è stata la sua vita e oggi ha deciso di affidare la trattoria alla figlia Patrizia e al genero Melchiorre Avignone.
L'arredo è stato rinnovato, impreziosendo il ristorante, che di "trattoria" ha solo il nome, e lo stilista Carlo Pignatelli ha firmato gli abiti indossati dallo staff.
L'inaugurazione è stata magistralmente curata dalla giornalista de "La Stampa" Elena Del Santo, volto noto di Telesubalpina dove dal martedì al venerdì, alle 12,30, conduce la trasmissione "Giorno per Giorno", uno speciale di informazione, attualità, cultura ed enogastronomia, dove i telespettatori possono intervenire in diretta telefonica.

La pantagruelica cena a buffet, tra ospiti illustri e artisti famosi, è stata insaporita dalla calorosa accoglienza dei proprietari e dalla deliziosa voce della bellissima Angela che con le sue canzoni ha riportato gli ospiti indietro nel tempo, dai Beatles a Zucchero, e dulcis in fundo non sono mancati gli omaggi di confezioni di caffè dell'Antica Torrefazione Carpi, dolcetti artigianali, vino, e una rosa offerta alle signore da "Re Stelo", che ha anche curato l'allestimento floreale.
Tra gli intervenuti si notavano numerosi giornalisti delle più importanti testate nazionali, e molti sono stati gli ospiti VIP, volti noti della canzone e dello spettacolo, che si sono susseguiti durante la serata, tra cui una vecchia gloria della canzone italiana,Valerio Liboni.
Liboni inizia la carriera di cantante con il gruppo beat "I Ragazzi del Sole", poi con "La Strana Società" ottenendo un successo internazionale con la celebre "Pop corn". Entra nel gruppo de "I Nuovi Angeli" ("Singapore" e "Donna Felicità"). E' autore di "E muoviti un pò" per Fiorella Mannoia. Come produttore si occupa di Little Tony, Wilma Goich, I Camaleoni e Jo Chiarello che diventerà sua moglie.
Ospite d’onore, sarà naturalmente lo stilista Carlo Pignatelli, amico di lunga data della famiglia.
L'attenzione è però tutta puntata su chi, con il marito Steno, nel 1953 ha iniziato questo cammino nel mondo della ristorazione: Maria, oggi è una adorabile vecchietta che non ha perso il sorriso, né la gentilezza che regalava ai clienti, ottantasette anni in fondo non sono troppi per chi come Lei ha sempre vissuto tra la gente e quel sorriso dolce è ormai parte del suo "essere".
Nel salutarla prende le mie mani e le stringe affettuosamente.
Quel gesto semplice, spontaneo, mi ricorda l'ospitalità di un tempo e per questo mi commuovo sussurrando dentro di me: Bentornata "mamma Maria"!

di Alexander Màscàl
foto Matteo Saraggi