LUOGHI

TERRAZZAMENTI: SALVAGUARDIA A 360°
Lo hanno affermato con forza i relatori intervenuti al convegno organizzato da ProVinea sul futuro dei terrazzamenti

Sondrio, 14 settembre 2006 - Martedì 12 settembre a Chiuro, in un Auditorium comunale stracolmo di pubblico, si è tenuto il convegno dal titolo "Il paesaggio dei vigneti terrazzati valtellinesi: eredità e sostenibilità", organizzato da ProVinea all’interno della manifestazione “Il Grappolo d’Oro”.
Enti, istituzioni, personaggi del mondo della cultura, del vino e non solo non hanno voluto mancare ad un appuntamento che ha visto relatori di primo piano dibattere, ciascuno per le proprie competenze specifiche, su passato, presente e futuro dei terrazzamenti vitati della Valtellina, l’imponente opera dell’uomo che ambisce a diventare Patrimonio Mondiale UNESCO.
Moderato da Giacomo Mojoli, l’incontro ha visto emergere dalle relazioni la necessità di una tutela a 360° di questa ricchezza dalla grande valenza culturale, ambientale, paesaggistica ed economica.
Stefano Tirinzoni, presidente della Fondazione Luigi Bombardieri, ha voluto evidenziare con interessanti rimandi alla poesia e alla filosofia la rilevanza del paesaggio terrazzato in ambito culturale, mentre Guglielmo Scaramellini, direttore dell’Istituto di Geografia Umana dell’Università degli Studi di Milano, si è soffermato sul legame uomo-territorio e sul rischio dell’abbandono legato al cambio naturale di generazione, ribadendo la minaccia improvvisa a cui sarebbe sottoposta la popolazione in caso di degenerazione dei muretti a secco.
I terrazzamenti come elemento inserito nel contesto alpino e gli interventi normativi a livello europeo per la salvaguardia dell’identità sono stati i temi approfonditi da Damiano Di Simine, presidente di CIPRA (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi Italia). È poi toccato a Cristina Ambrosini, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia, analizzare le azioni normative a livello regionale per la tutela del paesaggio lombardo e valtellinese in particolare, non dopo aver espresso apprezzamento per l’azione di ProVinea.
Sara Colombera, direttore del CERVIM (Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana), ha concluso con un’interessantissima panoramica europea sulla viticoltura di montagna, rimarcando come la Valtellina non debba sentirsi sola, essendo al contrario inserita in un discorso allargato a diverse zone nel panorama europeo.
Il convegno è stato realizzato da Comune di Chiuro e Biblioteca Comunale “Luigi Faccinelli” con il patrocinio della Fondazione ProVinea, della Provincia di Sondrio e della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia e di ASA, Associazione Stampa Agroalimentare.

ProVinea è stata costituita nel 2003 per volontà dei produttori associati al Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina, con lo scopo di tutelare, senza fini di lucro, il territorio, il paesaggio e l’ambiente viticolo terrazzato della provincia di Sondrio, dove si sviluppa l’area viticola terrazzata di montagna più estesa d’Italia, e di tutelare e valorizzare le tradizioni storico-culturali, i beni culturali ed ambientali. L’obiettivo più ambizioso di ProVinea è la candidatura dei terrazzamenti vitati valtellinesi per il Patrimonio Mondiale UNESCO. Inoltre la Fondazione è responsabile per il tratto italiano della candidatura UNESCO della “Ferrovia Retica nel paesaggio culturale Albula/Bernina”.

Per ulteriori informazioni:
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