LUOGHI Qualcuno potrà osservare che brindisi con Champagne in tv sono già stati fatti in passato (e in questo lo stupido gesto di Del Noce trova forse un’attenuante), ma sta di fatto che il 2009 (anno preannunciato dalla stessa RAI 1 come orribile) non poteva cominciare nel modo peggiore. Anche perché oggi, stante la crisi, non è permesso a nessuno di offrire vantaggi di immagine così vistosi alla concorrenza. E a chi pensa di difendere lo sconsiderato gesto del direttore di RAI 1 (uno degli uomini più potenti e d’immagine in Rai, non certo uno dei tanti conduttori più o meno improvvisati) sostenendo che le bollicine francesi sono da sempre uno dei simboli delle feste, non possiamo che replicare, duramente, ricordando che proprio contro questo luogo comune i produttori di spumante italiano combattono ogni giorno investendo milioni di euro in promozione. E magari proprio inutilmente sui canali tv, dove basta un gesto per bruciare in un secondo gli sforzi fatti… Da un collega dalle qualità professionali di Del Noce ci aspetteremmo delle scuse agli italiani per il messaggio falso e tendenzioso dato col questo gesto. Ma vista la logica imperante in Rai temiamo che ciò non accadrà. Analogamente non ci aspettiamo interrogazioni parlamentari tipo quelle scattate perché qualche signor nessuno indossava in qualche programma di serie B abiti o gioielli di griffe. Un comportamento censurato proprio dall’ineffabile Del Noce che forse si sente un po’ troppo “super partes”. La Rai, purtroppo, è pubblica sulla carta, ma per nulla “nazionale” quando riguarda settori strategici della nostra economia. Per dirla tutta, il brindisi con lo Champagne francese è in linea con i tempi dedicati dalla tv di Stato (e ancora una volta Rai 1 in testa) a promuovere in ogni modo la guida Michelin sulla ristorazione <http://www.italiaatavola.net/articoli.asp?cod=6418> (prodotto francese che ultimamente ha l’obbiettivo di mettere un tappo alla ristorazione italiana da noi e nel mondo… <http://www.italiaatavola.net/editoriale.asp?cod=6472> ) a discapito di quelle de concorrenti italiani. Basterebbe un semplice controllo del Garante ai tempi dedicati a questo argomento nei mesi scorsi. Provincialismo, mancanza di stile o scarso senso delle istituzioni? Personalmente aggiungo che trovandomi all’estero per il Capodanno, per non sbagliare, mi ero portato una bottiglia di spumante italiano… Detto ciò non ci resta che continuare a fare il nostro lavoro per tutelare e promuovere la ristorazione e il Made in Italy a Tavola <http://www.italiaatavola.net/editoriale.asp?cod=6904> e invitare i produttori di spumante a valutare bene dove investire i loro soldi perché non è solo in Rai che hanno brindato, anche se magari in forme meno eclatanti, con vino francese. Alberto Lupini
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